#crunch40 | Nanni Scarola

#crunch40 | Nanni Scarola

"Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa" William Butler Yeats

Noi di CrunchEd siamo talmente voraci e curiosi da voler sconfinare i limiti di internet per approdare nelle acque del freddo Polo.
Oggi vi presentiamo l'illustrazione di Mono, un pinguino, anzi IL pinguino più sarcastico e cinico che troverete in circolazione sugli iceberg, dalla personalità così forte da riuscire a rubare persino le penne e le matite a Nanni Scarola, compagno di sempre di Mono, illustratore poliedrico e marcatamente istintivo come il bianco/nero dei suoi personaggi.

Ciao Giovanni e benvenuto tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie  e ci piacerebbe conoscere la tua.
Parlaci di te. Ti abbiamo scoperto grazie alla tua pagina facebook qui in Crunched siamo però molto affamati e curiosi. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? Dove altro possiamo trovare i tuoi lavori? Che progetti ci nascondi?    
Ciao a tutti, io sono Giovanni Scarola, Nanni per chi mi conosce, e sono un aspirante illustratore. In pratica disegno da sempre, fin da piccolo, sfruttando le mie buone capacità da copista. Ricordo con piacere molte mattinate all'insegna di matita, carta e Looney Toones, forse i personaggi che riproducevo meglio. Nonostante buoni esiti a riguardo, sono sempre stato molto introverso e i giudizi mi spaventavano molto. Come mi spaventano ancora oggi. Ma sono circa due anni che quello che disegno viene postato in rete, sulle mie pagine Facebook ed Instagram e i consensi sono cresciuti sempre di più, mettendo da parte le ansie e le insicurezze, dopo aver imparato a prendere le cose più alla leggera. Sono uno studente, ma ho scisso l'hobby dai miei studi, scegliendo di occuparmi di altro. Attualmente lavoro molto perché nel futuro possa congiungere queste diverse tendenze, facendone il mio lavoro.

Disegni spesso dei pinguini, semplici, un po’ cinici e dalle idee chiare.
Li abbiamo visti protagonisti anche per l’ormai ben noto Vita con Lloyd. 
Sono personaggi con una personalità ben delineata da far valere, in cerca di una voce o sono i tuoi pensieri che cercano un modo di essere rappresentati? 
I pinguini. Il pinguino. Mono, questo il suo nome, è l'unico che conosco. Gli altri sono ombre, presenze sceniche che fuggono, girano e a volte tornano, a volte scappano. Ma Mono c'è sempre. Sarebbe errato pensare a lui come ad un mio alter-ego o una rappresentazione dei miei pensieri: Mono è esterno a tutto ciò, totalmente svincolato da me. Lui vive, mi accompagna, mi parla, ma solo di rado andiamo d'accordo, forse perché un po' ci assomigliamo.

Spesso tra i tuoi lavori ricorrono i disegni legati a personaggi del mondo del cinema (Lèon, Edward mani di forbice, Pulp Fiction solo per citarne alcuni). Abbiamo notato però che vengono raffigurati senza gli occhi. C’è un motivo particolare dietro questa scelta? Per favorire l’interpretazione personale o é semplicemente una scelta stilistica?
Come la maggior parte degli illustratori, il mondo del cinema è costante fonte d'ispirazione, e agli albori mi dedicavo alla fedele riproduzione di scene famose o sequenze esteticamente soddisfacenti. Ma il meccanismo che è scattato in me: spesso sui social, la stessa immagine (in questo caso parliamo di cinema, ma il discorso vale anche per altri ambiti) ci viene riproposta spesso ed risulta quindi difficile distinguersi nell'enorme folla di disegnatori che la rappresentano. Mi sono dunque reso conto che non serviva nemmeno più riproporre la faccia dei personaggi, le scene erano così chiare alla gente, che sottraendo le espressioni e i volti, il riferimento restava palese lo stesso.

C’è un autore in particolare che ti ha illuminato? In altre parole, c’è un gruppo musicale, un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni? 
È difficile restringere il campo delle influenze che ricevo e che ripropongo nei miei lavori anche perché nel presentare una lista ben definita rischierei di dimenticare sicuramente qualcuno. Diciamo che non ho un vero e proprio modello che seguo, mi sento ben distante da ciò che mi circonda, non riesco a dire a cosa possa somigliare un mio lavoro, perché è tutto figlio di miei pensieri e poco studiato. Spesso mi lascio ispirare dalla musica, su tutti Damon Albarn, un mentore per quel che concerne la duttilità la poliedricità. In futuro piacerebbe anche a me espandere le mie abilità verso altri settori che mi affascinano.

Un classicone: Progetti futuri? A cosa stai lavorando?
In futuro non so davvero come andrà a finire. Mi piacerebbe un giorno pubblicare un mio libro d'illustrazioni incentrato sulla figura di Mono. Credo che sarebbe una bella maniera di rendere concreto un personaggio ed un periodo della mia vita.

Grazie Nanni! A presto!

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