Fiabe Faroesi | Iperborea

Fiabe Faroesi | Iperborea

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Dopo aver conosciuto più da vicino le isole Faroe grazie al libro "Isola di Siri Ranva Hjelm Jacobsen" questa volta ci torniamo sotto una prospettiva diversa, guardando al passato e a quando eravamo bambini.

Chi di noi non ha esperienza di qualche serata passata nel letto, con le coperte tirate fin sotto il mento e qualcuno a raccontarci le favole da giganteschi libroni con il dorso in tessuto, favole piene di creature magiche, folletti, orchi, principesse in difficoltà (e a volte un po’ tonte), favole apparentemente innocue ma che poi ti facevano rivoltare per tutta la notte per la scia di paura che si lasciavano dietro? E sì perché di solito le fiabe tradizionali hanno sempre una buona dose di crudeltà e di gusto tarantiniano per lo splatter e le "Fiabe faroesi" non fanno eccezione.

E poi si sa le fiabe, pur provenendo dalle parti più distanti ed incomunicabili del globo, in qualche maniera si somigliano tutte e quindi ecco che qui troviamo un Ceneraccio, protagonista di molti racconti popolari norvegesi qui presentato in due occasioni, "Ceneraccio" e "Ceneraccio e Rosso" (“ultimo di tre figli, disprezzato dai fratelli, ritenuto un buono a nulla dal padre, Ceneraccio passa di solito tutto il suo tempo a rimestare le ceneri del camino di casa”… vi ricorda qualcuno?) due fratellini alle prese con una strega cattiva e poi troll, cani parlanti, animali e aiutanti magici, orfani e principesse, re e contadini. Un repertorio che ci è ben noto, e che in questa raccolta ci viene presentato però in modo originale: le fiabe sono sempre di poche pagine, le azioni sono rapide e ogni mossa falsa dei protagonisti viene pagata — amaramente: tra schiene spezzate, arti amputati, botte da orbi e frustate, non viene risparmiato nessuno.

Possiamo quasi immaginarceli i Faroesi, nelle gelide serate d’inverno, riuniti intorno al fuoco a tramandarsi queste fiabe e a ridere degli asini parlanti e delle battute non molto politically correct — più d’una farebbe storcere il naso alle femministe intransigenti — a comporre il loro repertorio di personaggi fantastici e di morali.

In questa veste grafica come al solito ineccepibile (la copertina è di Federica Bordoni, le illustrazioni interne di Lorenzo Fossati) e con la preziosa traduzione di Luca Taglianetti, il quinto volume delle fiabe del nord non delude le aspettative.


Fiabe Faroesi
| AA. VV.

Illustratore: Lorenzo Fossati
Traduttore: Luca Taglianetti
Editore: Iperborea
Formato: Copertina Flessibile
Lunghezza: 157 pagine

© Christina Bassi

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