Un romanzo dove mito, memoria e destino si intrecciano.
Recensione di Paolo Perlini
«…i contadini di Maracaibo sono convinti che, in ogni figliata di gatti, si nasconda un giaguaro. La madre, per precauzione, lo isola e lo scaccia per impedirgli di divorare gli altri. E così lui cresce in modo diverso. Si emancipa».
Questa suggestiva citazione, che si trova verso la fine del romanzo, ci introduce subito al cuore de Il sogno del giaguaro di Miguel Bonnefoy, un romanzo dove la metafora del felino ribelle e indipendente è più che mai centrale. Di giaguari in questa storia ce ne sono molti, a partire da Antonio, un neonato abbandonato sul sagrato di una chiesa a Maracaibo con la sola dote di una macchinetta per rollare sigarette. Raccolto e cresciuto da Teresa la muta, una mendicante, Antonio impara presto a cavarsela, vendendo sigarette al porto e lavorando in contesti via via più disparati: per un piroghista, in una compagnia petrolifera, come barista in un bordello. È proprio qui che incontra Elias, un eccentrico marinaio, anche lui possessore di una macchinetta per rollare le sigarette.
L'incontro con Elias porta Antonio in una nuova famiglia, quella del fratello del marinaio, un nucleo numeroso e caotico dove finalmente trova stabilità e l'opportunità di studiare. Diventa medico e si innamora di Anna, un'altra anima "giaguaro". Per dimostrarle il suo amore, Antonio intraprende un viaggio straordinario: gira per la città con un quaderno, per raccogliere e trascrivere su un quaderno mille storie d'amore dalla gente comune, e poi glielo regala. Insieme, diventeranno il medico più celebre e la prima dottoressa del paese, attraversando governi e dittature, e dando alla luce, Venezuela, il cui destino la porterà a Parigi. Sarà poi il suo piccolo giaguaro, Cristobal, a fare ritorno nella terra dei suoi avi, chiudendo un cerchio generazionale.
Questo romanzo è un vero e proprio affresco narrativo che flirta costantemente con l'immaginario del realismo magico, tipico degli autori latinoamericani. Le sue pagine sono intrise di odori intensi, sapori esotici e il profumo delle spezie: l’odore di tabacco, dell’asfalto, degli pneumatici legati alle prue delle navi.
Tra pozzi di petrolio e campi di magnolie e melograni, si muove una galleria di personaggi indimenticabili: prostitute, un pescatore con un pinguino su una spiaggia caraibica, una zingara argentina, la zia Zina, una siriana appassionata di cinema francese, malviventi, sciamani che parlano la lingua della pioggia, dittatori e rivoluzionari, gente il cui colore degli occhi richiama il legno delle botti di rovere e ritiene che morire a stomaco vuoto non sia di buon auspicio, e che è pure meglio rasarsi completamente, nel caso il viaggio sia più lungo del previsto. Luoghi dove gli amici ti affidano biglietti piegati in quattro da dare ai parenti, nell’aldilà, caso mai si incontrassero; paesi dove soltanto gli esseri puri muoiono nella stessa data in cui sono nati.
Bonnefoy tesse una trama dal fascino incredibile, dove ritroviamo la stravaganza, la violenza e la forza d’animo che caratterizzano la grande tradizione letteraria del Sud America. È un romanzo in cui la realtà è raccontata meglio di quello che è, dove i confini tra l'ordinario e lo straordinario si sfumano, e il lettore è invitato a immergersi in un mondo dove il magico è parte integrante del quotidiano. Ed è bello quando succede, quando un libro riesce a farci vedere qualcosa di speciale anche nelle cose normali. Ti fa venire voglia di guardarti intorno con più attenzione, come se la magia potesse davvero esistere, anche solo un po’.
È facile riscontrare dei riferimenti autobiografici con la vita dell'autore, Miguel Bonnefoy, nato in Francia ma di origini cilene e venezuelane. La sua scrittura è profondamente intrisa delle storie e delle atmosfere della sua eredità culturale, e la figura del "giaguaro" che si emancipa e viaggia tra i mondi può essere letta come un richiamo alla sua stessa esperienza di vita e alla ricerca delle proprie radici.
«Se vuoi diventare scrittore, parla con chi non lo è».

Titolo: il sogno del giaguaro
Autore: Miguel Bonnefoy
Traduzione: Francesca Bononi
Casa editrice: 66thand2nd
Pagine: 240
Pubblicazione: 29 agosto 2025
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