Noi che salvammo il mondo da Ivan Drago

Noi che salvammo il mondo da Ivan Drago

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Quanto deve essere lungo un romanzo? E un racconto? In rete si trovano molte idee a riguardo e in genere si è concordi nel dire che un romanzo deve stare tra le cento e le duecentocinquanta pagine. Classificazioni che lasciano il tempo che trovano.

Qualcuno si è forse chiesto quanto deve essere grande un dipinto o quanto lunga una sinfonia?
Fosse per me, i romanzi di Joseph Roth potrebbero essere di diecimila pagine e i notturni di Chopin durare quarantasette minuti.
Ad ogni modo, ogni tanto si ha voglia di leggere qualcosa della giusta durata, ad esempio il tempo di un telefilm, i minuti che separano Verona da Bologna, oppure tra le undici e mezzanotte, quando hai voglia di leggere ma sai che non devi tirare troppo tardi.
La Intermezzi Editore è venuta in mio aiuto creando la collana 80000. Se ragioniamo in termini di cartelle, ottantamila caratteri corrispondono a 44 pagine. Ecco, la quantità giusta per quei momenti che ho elencato sopra.

Il mio primo acquisto è stato “Noi che salvammo il mondo da Ivan Drago”, di Andrea Malabaila.


Ve lo ricordate Ivan Drago, quel pugile antagonista di Rocky Balboa impersonato da Dolph Lundgren? Insomma, quello che disse: “Ti spiezzo in due”.
Non c’entra molto ma la storia è ambientata negli anni Ottanta: Star Wars, Indiana Jones, I Goonies, Ritorno al Futuro ma anche Chernobyl, la Guerra Fredda che se ne stava ancora a frollare nel freezer, la minaccia nucleare e il disastro del Challenger.
Erano quei tempi là e tre ragazzini, il protagonista, Jabbar e Panino, si interrogavano sul passaggio della cometa Halley. Girava voce che non si trattava di una vera cometa ma di un’astronave di alieni e fortunati sarebbero stati i primi umani ad accoglierli, perché sarebbero diventati gli ambasciatori. Ma la faccenda si complica perché il nonno di Panino, convinto che di mezzo ci sono sempre i russi, lascia intendere ai ragazzi che c’è il pericolo di una guerra e per sventarla occorre recuperare il suo forziere dove tiene centinaia di gettoni telefonici. Per farne cosa? Questo è meglio non dirlo.
La faccenda si complica anche perché il gruppetto di amici (tutti sui dodici anni, tutti con Bmx o skateboard) subisce le angherie di Carmelo, Tyson e Hordak, tutti motorizzati.
Avete presente il film Stand by me? Le dinamiche sono quelle, con un paio di aggiunte: la presenza di Giorgia, che fa arrossire per la prima volta il protagonista, e il nonno di Panino, dall’alito pesante di cipolla.

Un romanzo breve, un racconto lungo, una storia che ci riporta a quando eravamo ragazzini, perché tutti noi abbiamo sognato di incontrare gli alieni o di sconfiggere i prepotenti che ci rubavano la merenda o volevano menarci. Tutti noi, almeno una volta siamo arrossiti davanti ad una ragazzina con i capelli biondi, gli occhi chiari e le lentiggini.

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© Paolo Perlini

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