Attica | Giacomo “Keison” Bevilacqua

Attica | Giacomo “Keison” Bevilacqua

+++++

Il primo impatto con questo prodotto “innovativo” firmato dallo sposalizio fra Giacomo “Keison” Bevilacqua e Sergio Bonelli Editore era stato spumeggiante.
C’era tanta curiosità ed entusiasmo e ci siamo riservati di arrivare alla fine in silenzio per poi dare un parere complessivo su tutti e sei i volumi di “Attica”.

Ebbene la fine (purtroppo) è arrivata ed eccomi qui a cercare di trasporre su carta virtuale il mio entusiasmo (possibilmente senza spoilerare).
Il suo formato e la sua struttura affini a un manga erano già stati ampiamente discussi nella recensione del vol.1 (qui).

Quello su cui voglio soffermarmi stavolta è la cura con cui Giacomo caratterizza i suoi personaggi, regalando loro il giusto spazio e andando a comporre un puzzle che vi lascerà a bocca aperta quando chiuderete il volume 6. Ogni personaggio ha infatti un “ruolo” ben preciso all’interno della trama ed è un tassello importante per la vicenda. Kat è l’occhio, Aiden il marchio, Neto la guida (e gli altri non ve li dico! Correte a leggere il fumetto, oh!).

Ogni volume regala sfumature e un focus importante su ognuno dei personaggi. 

Kat, Aiden, Cilla, Neto guidati dal misterioso S. iniziano e proseguono, pagina dopo pagina, il loro viaggio verso la liberazione di Attica, la città apparentemente ideale e in verità schiacciata dal regime di Ino, il presidente stupido e arrogante che ha eretto delle altissime mura intorno alla città per preservare la sua tirannia e i suoi segreti.

Giacomo tesse la tela fra i personaggi come un abile ragno, ci fa credere cose e ci distrae con delle informazioni inutili quando la chiave della soluzione è sotto il nostro naso da (quasi) sempre.
E ci riesce perfettamente.
La storia è dinamica, con la giusta dose di violenza bilanciata da un mix di ironia e drammaticità. In “Attica” ci si concentra tantissimo per risolvere la vicenda prima della fine, si gioca ad indovinare il possibile epilogo e non si resta mai annoiati e statici.

La vicenda ha degli evidenti (ed inquietanti) parallelismi con la situazione politica attuale, le tematiche affrontate sono tante e molto importanti. Prima su tutte la libertà di pensiero e di espressione, nonché il fascino scintillante che la dittatura ha sull’ignoranza.
La storia è un vero e proprio viaggio, nella mente e nel passato e futuro dei cinque designati per cambiare le sorti della città.
Ci sono tantissimi riferimenti e citazioni a cartoni animati, videogiochi, film, libri. “Attica” è un pozzo infinito di sorprese e credo sia uno di quei fumetti che se lo rileggi a distanza di anni ti riesce a dare nuovi spunti e nuovi dettagli che a prima lettura magari ti erano sfuggiti.

Insomma, un’opera che va letta e magari anche riletta nel tempo (anche solo per riuscire a trovare tutti i cameo di “A panda piace” che l’autore ha infilato fra le pagine).

Ah, dettaglio non da poco: vi consiglio di leggere tutti i lavori di Giacomo perché *rullo di tamburi* è tutto un unico universo narrativo.

Da “Metamorphosis” a “Lavennder” a “Il suono del mondo a memoria” troverete riferimenti di ogni cosa all’interno di “Attica”.
Bello bello bello. Un gran bel viaggio.
Avete fatto il biglietto? È ora di partire, c’è un muro da buttare giù.

 

Compra sul sito dell'editore
Compra su amazon

© Giulia Cristofori

Privacy Policy