#crunch45 | Elle Pi

#crunch45 | Elle Pi

"Era bello vederti nuotare, andare in fondo per poi risalire." Tre Allegri Ragazzi Morti

Un corpo in caduta libera non è necessariamente un corpo che sta andando a fondo. Un corpo che cade, vola. Nel vuoto, nel cosmo, sospeso in quell'attimo tra la fine di un'esperienza e un nuovo inizio, in un ciclo perenne di morte e rinascita. Andare a fondo è un atto terapeutico se nel risalire si impiegano tutte le forze per esprimersi, tirare fuori ciò che si ha dentro per fare spazio ad una nuova bellezza.

Lo sa bene Elle Pi, nome d'arte di Raffaella Parlongo, illustratrice siciliana a metà tra la "presenza grafica" di Baronciani e l'essenzialità di Schiele. Per il quadrato di oggi mordiamo la sua arte ricca di passione catartica e di suggestioni.
Lasciate cadere lo sguardo sui suoi disegni e preparatevi a risalire più ricchi di prima.

Abbiamo intercettato Elle Pi tra un volo e un altro e ne abbiamo approfittato per farle qualche domanda:

Ti abbiamo scoperto grazie alla tua pagina instagram. Non sei molto presente sui social, dove altro possiamo trovare i tuoi lavori? Cosa ci nascondi?
Non amo molto i social e questo unito alla mia tendenza introversa e poco incline al mettersi in mostra spiega la mia scarsa presenza. Ho cominciato a pubblicare i miei disegni quasi per gioco cercando di superare alcuni miei limiti e cercando di riavvicinarmi alla mia prima passione, ovvero l’arte e il disegno che avevo lasciato un po’ da parte negli ultimi anni. Quindi per adesso è possibile vedere i miei disegni solo li, ma magari solo per adesso.

In alcuni tuoi disegni traspare un evidente riferimento a Egon Schiele, nel disegno delle mani, dei corpi. L’utilizzo preponderante del bianco e del nero e il tratto pieno e marcato rimandano però ad illustratori più contemporanei come Alessandro Baronciani. Cosa ispira Elle Pi e come sei arrivata a questo tuo stile? In altre parole, c’è un gruppo musicale, un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Adoro Baronciani ma ancor di più adoro Schiele, in particolare amo il suo modo di rappresentare i corpi scomposti e decadenti e la sua tendenza a focalizzare l’attenzione dell’osservatore su pochi elementi. Dallo studio di questi aspetti e di altri artisti sono passata ad elaborare con naturalezza un mio personaggio e un mio stile, dove in modi diversi è sempre presente questa forma di decadenza.

Corpi nudi immersi nel cosmo, donne in caduta libera su gemme preziose che circondano un cuore. Sembra quasi che i tuoi personaggi vogliano connettersi direttamente con l’universo, che la nudità sia solo un mezzo per raggiungere prima la Verità. Una sorta di visione personale dei frattali, della teoria del caos in cui le geometrie apparentemente scomposte ma nascoste della Natura siano in armonia con le geometrie dell’uomo. Le tue sembrano illustrazioni terapeutiche, un bisogno di unione che si fa tratto, colore. Cos’è per te il disegno, che valore ha?
È una bellissima domanda che posta in questo modo denota una lettura coerente con quello che io cerco di trasmettere. Disegno da quando sono piccola e per me disegnare è diventata una vera e propria terapia. E’ uno dei pochi modi in cui riesco a tirare fuori le mie emozioni e quello che ho dentro. Così ho creato questo mio mondo “cosmico”.  Forse è per tale ragione che nei miei disegni può trasparire una forte carica emotiva, che si fa strada e prende forme diverse in base alla soggettività dell’osservatore. Ogni elemento può acquisire significati diversi: un corpo che cade può essere un corpo che vola, un cuore di cristallo può essere un cuore prezioso o un cuore freddo e intaccabile. Tutto dipende dall’occhio di chi guarda.

Tre Allegri Ragazzi Morti, CosmoBeatles. Sembri indissolubilmente legata al mondo della musica, la tua scelta della citazione per il quadrato ne è un chiaro esempio. Scatta quindi la domanda imprescindibile per Crunched: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica come l’arte in generale  è una delle mie fonti di ispirazione (non a caso ho utilizzato come nick name il nome di un disco in vinile). Ascoltando la musica creo sempre delle immagini mentali, dei fermo immagine, che spesso prendono poi forma nei miei disegni in via del tutto personale. Ritengo di essere una persona molto curiosa e mi piace ricercare e scoprire cose sempre nuove, per cui mi lascio ispirare da ciò che mi circonda, dalle esperienze di tutti i giorni e dalle emozioni che da queste nascono.


I tuoi lavori urlano un grande amore per l’illustrazione in tutte le sue tecniche, dal disegno a matita alla grafica digitale. Qual è lo stile che preferisci e che pensi ti rappresenti meglio? Con che strumenti lavori di solito?
Nei miei disegno uso poco il digitale, essenzialmente per le rifiniture finali. Utilizzo principalmente carta e matita per gli schizzi iniziali che poi riempio con le miei indispensabili penne a china. Sono lo strumento che utilizzo di più e di cui non posso fare a meno. Invece per i pochi elementi colorati utilizzo pennarelli acquerellabili che sfumo o lascio pieni.

Un classicone: Progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Per il momento nulla di specifico all'orizzonte, ma in generale nella vita seguo un progetto: non progettare mai!

Grazie mille Raffaella! A presto!
Potete mordere i lavori di Elle_Pi qui:

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