#crunch206 | Trishanipha

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"L'abitudine - come diceva un personaggio di Beckett - è un potente isolante" - Paul Auster L'invenzione della solitudine

Ciao Patrizia e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? 
Ciao! Disegno da sempre, non riesco a definire un inizio. Di certo le persone intorno a me lo notavano. E sapere di avere qualcosa di particolare, mi distingueva. Disegno non solo per me, ma anche come affermazione personale. Inoltre, ho come l’impressione che sia qualcosa che devo coltivare, perché è questo il mio migliore contributo per gli altri.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?

Stavo leggendo questo libro molto autobiografico di Paul Auster “L’invenzione della solitudine” e questa frase mi ha colpita. Molto probabilmente mi ha colto in prima persona. In una dimensione così precaria, le abitudini sono qualcosa che ci costruiamo ogni giorno per avere una sicurezza. Non è sbagliato averle, ci danno una parvenza di ritmo ed è importantissimo capire il proprio ritmo e assecondarlo. Però come tutte le cose, devono avere un equilibrio. Qualche volta ci capita di dare più importanza alle abitudini piuttosto che alle novità o alle persone intorno. Invece bisogna rimanere disponibili all’imprevisto e cercare di accoglierlo al meglio, così da non rimanere isolati nella nostra comfort zone. Esagerare con le abitudini significa anche non cambiare. Rifiutare il cambiamento significa anche soffrire, perché diamo maggior adito alla paura del vuoto. In realtà l’uomo può adattarsi meglio di quello che crediamo, quindi la disponibilità al cambiamento non può che essere una buona partenza.


I soggetti che ritrai sembrano così familiari e verosimili, è una costante sensazione di deja-vu. Da dove prendi l’ispirazione per crearli? Sono ispirati a delle persone in particolare o sono frutto dell’immaginazione?
I miei soggetti sono sempre inventati. Se mi dite che sembrano familiari, non potete che rendermi soddisfatta! Significa che arrivano dove volevo! I miei soggetti non sono persone precise, ma esprimono uno stato d’animo. Molti di noi hanno provato proprio quelle emozioni, anche se non le esterniamo. Il mio intento è proprio quello di toccare quelle corde che abbiamo tutti e che ci accomunano più di quel che pensiamo. I miei lavori sottendono spesso una confusione e uno smarrimento. Per ora sono due temi fondanti per me, ma sono un punto di incontro tra me e lo spettatore, perché tutti abbiamo provato almeno una volta queste emozioni.


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?

Avrei tantissimi nomi da fare, ma cercherò di selezionare! Da Katsura (quando ero piccolina) sento in me una grande influenza e adesso non posso non menzionare la grande cura e sensibilità di Craig Thompson. Amo alla follia le atmosfere di Tom Haugomat e la minuziosità di Victo Ngai.  


Molti dei tuoi lavori hanno una soffusa tonalità blu, sembrano sospesi nel tempo. è una scelta specifica o è un effetto casuale dettato dall’ispirazione del momento?

Nei miei lavori è molto difficile che ci sia qualcosa di casuale! Mi spiace, ma dietro la magia c’è uno studio ben preciso ahah! Il blu è uno dei colori che più mi rappresenta come persona, ma sicuramente ha un significato a livello cromatico. È il colore dell’introspezione, della profondità e del pensiero. E spesso è uno dei mezzi che utilizzo per accompagnare lo spettatore alla riflessione.


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Grazieaddio esiste la musica! Mi ha salvata tante di quelle volte! Ascolto spesso la musica mentre disegno e tante volte mi parla. Senza dubbio alcuni miei lavori traggono ispirazione da ciò che ascolto.  


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?

Ho sempre tantissime idee in testa (forse troppe!). Collaboro con altri illustratori e ho in programma qualche pittura parietale. Inoltre, vorrei portare a termine il progetto di un libro illustrato che ho in testa da diverso tempo! Vi ringrazio molto, è stato un vero piacere!

Grazie a te Patrizia e a presto!
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