Uno a testa | Michela Volante

Uno a testa | Michela Volante
Uno a testa, un romanzo distopico che non appare inverosimile. E speriamo resti solo una fantasia.
Recensione di Paolo Perlini.

Nella Repubblica Commerciale, tutto è regolamentato dalla GigaCorp. Essa ha interesse dappertutto: «a come alimentari, b come biotecnologie, c come comunicazioni, fino alla t di tessile, terziario, trasporti e pure u, v e zeta, ma di esempi non me ne vengono» dice Sean, biologo marino. 

Jackie, la sua compagna è una dottoressa. Entrambi hanno superato la trentina, stanno insieme da otto anni e ora tentano di avviare una convivenza, un’unione che è sempre stata ostacolata da stipendi inesistenti, lavori massacranti, in altre parole, precarietà. Ora c’è qualche possibilità: Sean ha un contratto per un anno, finanziata dalla GigaCorp e una casa da sistemare, affittata per una miseria.
Iniziano la loro convivenza proprio quando nella Repubblica Commerciale viene promulgata una legge che pare mutuata da un videogioco. Non per niente fu ideata la prima volta da un ragazzino di quindici anni, durante una gita con un amico. Questo ragazzino, ormai cresciuto, una volta diventato il senatore F.Flour non gli pare vero di proporre la sua aberrante idea che prevede la possibilità per ognuno di usufruire di un colpo di pistola con licenza di sparare contro qualsiasi persona, animale o cosa, senza conseguenze giuridiche o penali.

«Se ognuno potesse sparare il suo colpo, si leverebbero il pensiero, i tribunali non perderebbero tempo a giudicare chi ha agito secondo le proprie ragioni, e tutti saremmo più felici» era stato uno dei pensieri del giovane Flour.

Certo, sono previste delle eccezioni: non si possono sparare contro militari, forze dell’ordine, cittadini di altre nazionalità, minori di anni diciotto, maggiori di anni sessantanove, parenti fino al sesto grado…
Limiti che non sono sufficienti per trasformare la società e far sì che ogni cittadino abbia paura di uscire di casa con il rischio di beccarsi una pallottola, magari per aver saltato la coda, rubato il posto al parcheggio, spinto involontariamente, o anche solo per avere una faccia poco simpatica. Pensiamo quindi al timore di tutti i lavoratori a contatto con il pubblico, gli insegnanti, i cassieri del supermercato.

«L’uno a testa sbalestrava la visione. Era un portentoso acceleratore di desideri, li rendeva improcrastinabili. Come particelle subatomiche negli immensi frullatori sotterranei dei laboratori di fisica, gli appetiti si facevano sempre più urgenti. A rischio di proiettile garantito tutto diventava più succulento, una sforzata di voglie trillava gli animi.»

Questa deriva non è accettata da Sean, dal suo amico Paul, dalla misteriosa Julia, una ricercatrice universitaria proveniente da un posto dove non c’è l’uno a testa.  Jackie invece, che come dottoressa ne vede il risultato diretto nelle corsie d’ospedale, pare accettare la situazione. Il loro rapporto va in crisi fin da subito.
L’uno a testa è una legge, come è di moda dire, divisiva, che vede sfilare pacifisti e patrocinatori. I secondi sono favorevoli perché crea lavoro indotto ed è incredibile vedere in quali dimensioni. Una legge che para balzana e improponibile ma sentendo l’aria che tira e leggendo alcune bizzarre leggi ancora attive nel mondo (A York, in Gran Bretagna, è consentito uccidere uno scozzese all'interno delle antiche mura della città, ma solo se ha in mano arco e frecce; in San Salvador, gli autisti ubriachi possono essere condannati a morte con plotone d'esecuzione; a Hong Kong, c'è una legge che permette alla moglie di uccidere il marito, a mani nude, se lo trova a barare…) non c’è da meravigliarsi se qualcuno la proponesse davvero.
Un romanzo, forse un po’ precipitoso nel finale, ma che propone al lettore forti interrogativi: qual è il limite della democrazia? Quanto siamo manovrabili senza neppure saperlo?
La democrazia è come una macchina che richiede cure costanti, un attento aggiustamento per operare in modo fluido e senza intoppi. Abbiamo constatato più volte come un piccolo problema, apparentemente innocuo, inseritosi tra gli ingranaggi, abbia portato alle peggiori dittature.


Titolo: Uno a testa
Autore: Michela Volante
Editore: LiberAria
Pagine: 220
Pubblicazione: 18 ottobre 2023

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