Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso | di Francesca Matteoni

Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso | di Francesca Matteoni

Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso – di Francesca Matteoni
L’essenza fiabesca al servizio delle prove che l’umanità attraversa e il modo in cui le supera

di Chiara Bianchi

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Il genere della fiaba ha origini antiche, potremmo definirlo l’erede dei riti d’iniziazione ai quali venivano sottoposti i giovani di un tempo lontano dal nostro. Il racconto tramandato di bocca in bocca, nei secoli, in continua trasformazione; come protagonisti i giovani, i quali sul loro cammino incontrano streghe, stregoni, orchi, lupi e mostri, personaggi che fanno paura, da sconfiggere grazie ad armi magiche ricevute in dono da aiutanti e mentori.

Da Propp in avanti, in particolar modo nel Novecento, la fiaba ha assistito a un crescendo di studi che hanno interessato diverse discipline quali psicologia, psicanalisi, antropologia, le quali hanno trovato terreno fertile nell’analisi di questo genere letterario.

Nella scrittura delle fiabe raccontate in Io sarò il rovo. Fiabe di un paese silenzioso – un gioiello di rara bellezza, scritto da Francesca Matteoni per Effequ – è inevitabile ritrovare gli insegnamenti di Calvino, il quale scelse di avvicinarsi alla fiaba in quanto permette di narrare l’umanità, l’identità personale – motivo comune a una buona fetta di fiabe incentrate sul tema della maturazione personale – e come nell’introduzione al libro Sulla Fiaba di Italo Calvino, Mario Lavagetto scrive: «Basta guardare attentamente per accorgersi che il narratore di fiabe, nel momento stesso in cui si muove nel rigoroso rispetto di convenzioni e forme già date, e nel momento in cui crede di rispettare scrupolosamente il modello e lo scheletro che ha tra le mani, sfugge alle reti di una ripetizione passiva con una ‘istintiva furberia’ e ‘finisce per parlarci di quello che gli sta a cuore’».

Siamo abituati alla bellezza creata dalla penna di Matteoni (e se non l’avete ancora incontrata sul vostro cammino di lettori, segnate nella vostra wishlist i suoi libri) poetessa, scrittrice, specialista di folklore. In Io sarò il rovo il protagonista indiscusso è il fiabesco.

E come Pin, ne Il sentiero dei nidi di ragno, mantiene lo stupore proprio dell’infanzia inserendosi nella vita adulta con disposizione fantastica, così le creature di queste dodici storie, vivono questo intrecciarsi alla Natura, al bosco, al magico, in una discesa, dalla vetta della montagna fino all’oceano, nel racconto carico di emozioni e accadimenti che seguono il flusso del sentiero che ci guida fino all’ultima pagina.

Sogni, simboli, archetipi primitivi, si avvicendano nella struttura lineare della narrazione, tanto cara a Calvino, dove «[…] il ritmo, l’essenzialità, il modo in cui il senso della vita è contenuto in una sintesi di fatti, di prove da superare, di momenti supremi.», così scrive in Una pietra sopra, rendono la lettura accogliente e spingono all’immaginazione e alla comparazione tra più mondi possibili, tra i quali il nostro.

L’autrice, con grazia poetica e attraverso una scrittura multistrato, ci permette di camminare con lei, perché «camminare fa bene ai pensieri, li accorda, li raccoglie nel cuore», fino a osservare ciò che lei osserva e sentire ciò che lei sente, senza imporre la sua voce, ma lasciandoci trasportare nel vortice delle parole, e farci partecipi di ogni singola azione. E vale anche per i silenzi, per quello che ancora ci è sconosciuto, per ciò verso cui non volgiamo lo sguardo per paura, per indagare l’ombra nella quale si annidano rimpianti e rimorsi. Tra le righe spunta prepotente l’inadeguatezza del vivere questo mondo, il rapporto fallato tra gli esseri umani e gli altri esseri viventi. L’uso della lingua modera i vari passaggi narrativi senza nascondere la paura e la violenza, dove il dolore è il principio per scoprire la bellezza come in La Terra dello Spirito Cigno. Fino ad arrivare a domandarci «Quanto possiamo bastare a noi stessi?» in quella «storia di sangue e di corpi nudi che è la vita degli uomini» (per citare ancora Pin).

Permane una fiducia nell’avvenire, a patto che non si resti soli. 

E come c’è scritto nel colophon «Questo è un libro indipendente, perché sgomita tra i colossi e prova a dire che c’è. Vogliategli bene».

Vogliategli bene. 

 

Francesca Matteoni
Io sarò il rovo
Edizioni effequ 
Mese: settembre 2021
Collana: RONDINI
Pagine. 144
Prezzo: 15 €
Compra sul sito dell’editore 


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