#crunch36 | Giacomo Di Niro

#crunch36 | Giacomo Di Niro

But how could you live and have no story to tell? Fëdor Dostoevskij

 
Il 2016 è ormai agli sgoccioli ma i giovedì di CrunchEd hanno in serbo ancora oceani di bellezza quadrata per riempirvi gli occhi di amore puro. Dunque "seguimi lettore! Chi ha detto che non c'è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica a quel bugiardo!". Seguimi lettore, perchè "Amore è tutto ciò si può ancora tradire!". Alt. Fermi tutti. Cosa c'entrano Bulgakov e Andrea Pazienza? Come può essere l'Amore fedele e da tradire? Un controsenso, direbbe il lettore. Una moltitudine di persone in un solo io, direbbe Paz. 
Per il quadrato di oggi mordiamo le illustrazioni di gimmispago, nome d'arte dietro cui si celano le mille anime di Giacomo di Niro. Uomo dal cuore di cane e dal cuore di sbarbo, divoratore di letteratura, assistente regista, illustratore diretto e tagliente come una striscia satirica ma rotondo e accogliente come un libro per bambini, Giacomo ha saziato la fame d'arte della moltitudine di CrunchEd, rispondendo a qualche domanda:

Ciao Giacomo e benvenuto tra i morsi quadrati! Parlaci di te. Quando hai cominciato a disegnare? Cosa ti ha spinto a farlo? Chi è gimmispago?
Ho cominciato a disegnare quando ero ancora molto piccolo e fu molto naturale continuare poi, in seguito, a farlo in ogni occasione, che fosse sui bordi dei libri di scuola o sui tovaglioli di carta in pizzeria. Gimmispago è un alter ego che mi porto appresso da molto tempo. Mi piaceva l'idea che i disegni su Instagram non fossero collegati a me come persona fisica, alla mia biografia e alla mia storia personale. Quindi diciamo che gimmispago è i disegni che pubblica e basta! 

Ti abbiamo scoperto grazie alla tua pagina instagram. Non sei molto presente sui social, dove altro possiamo trovare i tuoi lavori?  Che progetti ci nascondi?
Ho deciso di utilizzare prevalentemente Instagram per i disegni poichè mi piace la sua "rigidità" di formato e la sua sobrietà rispetto ad altri social network. Lo considero poco dispersivo. Ha influenzato anche il mio modo di realizzare i disegni. Su Facebook, prima di usare massivamente Instagram, ho pubblicato disegni più eterogenei, prevalentemente vignette satiriche. Su Twitter invece avevo iniziato a fare una serie di vignette che illustravano momenti storici immaginati al tempo dei social network (ad esempio le vignette con Abrahm Lincoln e Yuri Gagarin). Per quel che riguarda ad esempio Pinterest o Tumblr li uso molto invece per vedere cosa c'è di interessante in giro.

C’è un autore in particolare che ti ha illuminato? In altre parole, c’è un gruppo musicale, un artista,  uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
L'autore che maggiormente mi ha illuminato è Andrea Pazienza: un artista eclettico, modernissimo, dall'immenso talento supportato da una tecnica incredibile e da una grande cultura artistica. Ha saputo raccontare il suo tempo meglio di qualsiasi altro disegnatore suo contemporaneo (e parliamo di gente del calibro di Scozzari, Liberatore, Tamburini). Inoltre ho amato molto la letteratura russa (Bulgakov e Dostoevskij furono una vera rivelazione per me) e "Memorie di un clown" di Boll. A questi affianco Bukowsky, Magnus, la scuola Disney italiana (Carpi, Scarpa, Cavazzano.), Marquez, Soriano, i Nirvana, Guccini, Tondelli, Cash ed Elvis. Molto eterogeneo, come gruppo di artisti!

I tuoi lavori urlano un grande amore per il disegno, si vede che hai mangiato con gli occhi quintali di illustrazioni, dal fumetto narrativo alle vignette editoriali. Un incrocio, se vogliamo, tra  Altan, Bastien Vivès, e Paz la cui influenza è piuttosto evidente. Qual è il “formato comunicativo” che preferisci? Stesso discorso per la tecnica, spazi dall’acquerello alla grafica digitale. Quale preferisci e perché?
Ho sempre amato molto le vignette satiriche e le strisce, le storie brevi. Considero la street art e il tatuaggio come le più importanti forme artistiche contemporanee. Tecnicamente non ho una passione specifica. Mi piace il disegno digitale: non ho feticismi per la carta o la grafite e ritengo una grande conquista potermi muovere solo con un computer e una tavoletta grafica o addirittura con un semplice iPad. Tra le tecniche tradizionali mi piace l'acquerello, ma gestirlo è difficile e dovrei "studiare" molto perché mi faccia sentire tranquillo nell'utilizzarlo!

Sul tuo profilo instagram saltano all’occhio le illustrazioni legate alla letteratura, Goethe, Marquèz e Collodi su tutti. Hai mai pensato di lavorare come grafico editoriale?
Si. Non ho mai seriamente cercato di entrare in questo settore, ma mi affascina. Soprattutto l'editoria per l'infanzia che al giorno d'oggi propone dei veri e propri capolavori di tecnica e di narrazione che hanno poco da invidiare alle graphic novel. Comunque mai dire mai... Magari dopo questa collaborazione ricevo qualche proposta!

Sappiamo che nella vita ti occupi di cinema come assistente regista. E che costruisci pupazzi di pasta fimo. Hai mai pensato di unire le due realtà, magari con dei corti in stop motion alla Stefano Bessoni o Tim Burton?
Qualche anno fa avevo scritto una storia di un supereroe che risolveva i casi e  salvava il mondo senza mai muoversi dalla sua poltrona, ogni volta trovandosi rocambolescamente le soluzioni sotto il naso. Avevo costruito i personaggi e la scenografia. Poi la mancanza di tempo mi ha fregato... 

Ora una domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica ha sempre avuto un'influenza "indiretta". Prima le radio a cassette e oggi applicazioni come Spotify sono state compagne di ore e ore al tavolo da disegno. Che ascoltassi un'overture di Rossini o i Pink Floyd aveva in realtà poca importanza. Da quando esistono le playlist "infinite" però sono più contento poiché i cd o le cassette duravano troppo poco.

Un classicone: Progetti futuri? A cosa stai lavorando?
Attualmente sto lavorando sul set di una produzione per la Rai che assorbe quasi tutto il mio tempo. Il resto cerco di dedicarlo alla mia compagna e a mia figlia, quindi per disegnare ne resta davvero poco. Vorrei mettere su un sito per vendere magliette con i miei disegni. E' un po' che ci penso e spero che nel giro di un anno si riesca a concretizzare qualcosa!

Grazie mille, Giacomo! A presto!

Puoi seguire la moltitudine di Gimmispago su:
Instagram: Gimmispago
Twitter: Giacomo di Niro
 

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