#crunch172 | Veronica Malatesta

#crunch172 | Veronica Malatesta

"Everything you can imagine is real." Pablo Picasso

Ciao Veronica, benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao a voi e grazie per questo invito! Disegno da sempre, ho sempre avuto uno spirito creativo e sono una gran chiacchierona. Direi che le immagini sono sempre state un buon modo per raccontare / raccontarmi insieme alle parole.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Tendo ad immaginare molto e cerco di bloccare su carta ciò mi passa per la testa. Se fantasticare mi fa sentire più leggera, scrivere / disegnare mi aiuta a concretizzare ciò che non voglio rimanga solo un’idea astratta.


Il tuo alter ego abita la maggior parte dei tuoi lavori. C’è qualcosa che lo distingue da te, a parte la bidimensionalità? è un’interpretazione della realtà o la ritrae fedelmente?
È un mezzo con cui mi piace raccontare piccoli aneddoti tragicomici che popolano la mia quotidianità. Sono molto affezionata al dramma: un po’ lo ricerco, un po’ mi capita e per renderlo leggero lo racconto così.


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
La mia vita è popolata da autori che hanno alimentato la mia fantasia sin da quando ero bambina: Tony Wolf e Richard Scarry per dirne un paio. L’autrice che ha segnato in me una maggiore consapevolezza nei confronti del fumetto è Marjane Satrapi. Ogni giorno sono a caccia di disegnatori e autori dai quali possa apprendere e assimilare nuove cose, direi l’ultima di grande rilevanza è stata Lorena Alvarez.


Il tuo stile sembra essere molto stabile e riconoscibile. Ci è voluto molto tempo per limarlo e padroneggiarlo? Ha subito forti mutamenti o ti accompagna da sempre?
Ho impiegato un bel po’ di tempo per arrivare al segno che utilizzo ora e che sento mio. Ancora oggi esercitandomi e lavorando sulle immagini vedo dei mutamenti, non radicali come quelli che sono avvenuti nel corso degli ultimi anni chiaramente, ma mi piace l’idea di sperimentare e continuare a crescere dal punto di vista stilistico senza abbandonare l’impronta che ho acquisito.


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica è sempre stata una grande passione per me. Da adolescente strimpellavo la chitarra per la gioia di pochissimi ma era evidente non fosse la mia strada. Adoro cantare, è un sintomo di felicità. Alterno lunghi periodi in cui mi abbuffo di musica mentre disegno ed altri di silenzio assoluto, ho sempre bisogno di elaborare ciò che ascolto quindi cerco di farlo in modo sensato. Infine leggere i testi dei pezzi mi è di ispirazione per nuovi disegni.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Presto tornerò in libreria con Giunti, produrrò una cassettina illustrata per TINALS e in primavera lavorerò ad un progetto dedicato alle scuole con un altro committente che al momento non posso svelare. Infine attendo che venga alla luce un progetto bellissimo al quale ho partecipato negli ultimi mesi, anche questo ahimè super segreto. Non mi piace fare la misteriosa, ma a volte fa parte del mestiere!
Grazie a voi per questa chiacchierata, a presto!

Grazie Veronica e in bocca al lupo per i tuoi progetti!
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