#crunch132 | Simone Mostacci

#crunch132 | Simone Mostacci

“Il pensiero è come l’oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare”. Lucio Dalla



Ciao Simone e benvenuto tra i morsi quadrati! 
Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
Ciao ragazzi e grazie. Sin da piccolo disegnavo e condividevo con amici la voglia di creare e raccontare storie.
Ricordo di aver sempre avuto un’attrazione verso le immagini e le insegne grafiche e di conseguenza la passione è nata in maniera molto semplice.
Il grande valore comunicativo dell’immagine è ciò che mi spinge tuttora a rendere la passione qualcosa di concreto.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?

“Il pensiero è come l’oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare”. Questa citazione è tratta dalla canzone di Lucio Dalla “Com’è profondo il mare”.
Ho scelto questa citazione perché penso rappresenti un chiaro messaggio di libertà di pensiero e di espressione. Inoltre mi piace la nota surreale che rende il pensiero qualcosa di immenso, agitato, piatto, profondo e soprattutto libero come l’oceano. 




In molti dei tuoi lavori emergono spesso sfumature calde che avvolgono lo spettatore con un’atmosfera carica di nostalgia. Ti sfugge di mano o ne ricrei consapevolmente la suggestione nelle tue illustrazioni?

Sono suggestioni che interpreto in modo molto naturale, mi piace richiamare ad immagini poetiche e surreali che lascino spazio a diverse interpretazioni. 



C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere?
In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
La curiosità mi porta a scoprire nuovi artisti in continuazione e sono tante le persone che ammiro e che in un certo modo hanno influenzato la mia visione, da illustratori a fumettisti, scultori e pittori. Per il fumetto non posso non citare Sergio Toppi, Alberto Breccia, Moebius, Loisel e mi fermo qui perché potrei andare avanti per ore!
Nel campo dell’illustrazione attualmente sono profondamente incantato dai lavori di Riccardo Guasco. 



Il tratto e i segni che compongono i tuoi disegni hanno un effetto controllatamente caotico e ruvido, riescono a sporcare il foglio anche in versione digitale. Questo modo di esprimersi è parte di un processo emotivo e istintivo o è uno stile che hai affinato nel tempo?

Il processo è nato in modo naturale ed istintivo mentre la tecnica è qualcosa che ho sviluppato nel tempo sperimentando in continuazione nuove soluzioni. Nel digitale ho cercato di riportare quello che facevo su carta con acquerelli, ecoline e di conseguenza ho mantenuto questo effetto materico e ruvido.




Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?

La musica è fondamentale e mentre lavoro è anche un ottimo rimedio contro il trambusto delle macchine. Anche qui mi piace spaziare in diversi generi dal jazz al folk al rock .
Attualmente sono rapito da ritmi tropicali come il samba, bossa nova. Ascolto anche molto cantautorato italiano. Gianmaria Testa senza dubbi tra i più importanti, molti miei lavori traggono ispirazione dalle sue canzoni. 
 



Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?

Sto lavorando ad alcuni progetti, uno in particolare sulla mia città, Torino ! Mi piace immaginarmi come un fiume che scorre e mi lancio continuamente in nuove sfide.
Grazie a voi !

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