#crunch31 | Matilde Perlini

#crunch31 | Matilde Perlini

"You can't depend on your eyes when your imagination is out of focus." Mark Twain



Per il quadrato di oggi mordiamo l'arte di Matilde Iride
Ciao Matilde e bentornata tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua.

1. Parlaci di te. Quando hai cominciato a prendere le matite in mano? Cosa ti ha spinto a farlo?
Uhm, risposta vaga direi, in realtà ho sempre pastrocciato fin da piccola con i colori; matite, tempere, colori ad olio e pennarelli. Con la scuola superiore ho però seguito una linea indirizzata al disegno di figurini di moda, cose comunque creative ma già delineate da stili e tendenze. E ora sto sperimentando varie tecniche in Accademia di Belle Arti.

2. E della fotografia che ci dici? Hai un occhio speciale e si vede che ti diverti a raccontarci la tua visione del mondo. Come è nata questa passione?
Questa passione è nata molti anni fa, anche se non so di preciso da cosa sia partita. Ho un'anima un po' malinconica e osservatrice. Mi è sempre piaciuto sfogliare album pieni di fotografie, cogliere atteggiamenti o dettagli entrando un po' nella psicologia della persona/situazione. Finchè a suo tempo, come regalo di natale, ricevetti una macchinetta compatta digitale molto interessante che mi permise di provare e capire se poteva esserci del buono in questa voglia di osservare il mondo. Dopo qualche anno con una fotocamera reflex ho iniziato a sperimentare meglio la luce, la messa a fuoco e i dettagli acquistando anche un 50mm che uso quasi per qualunque tipo di foto, è affascinante. Il mio intento è quello di riuscire a percepire e a raccontare qualcosa che non tutti notano. 

3. Abbiamo visto che hai contribuito con le tue immagini per delle copertine della Fandango libri, ti va di parlarcene?
Beh non c'è molto da dire...Sono amministratrice di un blog di mie fotografie e in qualche modo la casa editrice mi ha scovata scegliendo un paio di foto come copertine di libri. Mi hanno dato una grossa opportunità, anche se non sono le foto di cui vado più fiera. Chissà magari in futuro ce ne saranno altre ;) 

4. Disegno, fotografia, musica, scenografia... quante passioni hai e come fai a non trascurare nulla?
Potrei dire invece che le sto trascurando tutte e nessuna. Sono sempre stata molto pratica e poco portata a studiare dispense su dispense (o forse è solo pigrizia dato che i libri li divoro). Non riesco a fermarmi su una sola cosa; tutto si collega anche se non ce ne rendiamo conto e sono dell'idea che fare più cose porta ad una completezza delle stesse. Per questo motivo ho scelto di studiare Scenografia, è un corso che raggruppa tutte le mie passioni ma allo stesso tempo le eleva a qualcosa di più. Con il tempo vedremo quale sarà la più giusta da seguire.

5. Sei molto giovane ma hai le idee chiare. Dove ti vedi fra dieci anni?

Beh mi stupisce dare questa impressione.
Comunque, ora come ora, tra dieci anni mi vedo in un rifugio di bassa montagna a preparare cinnamon rolls con un piccolo laboratorio per disegnare, strimpellare, cucire ed elaborare le fotografie che scatterò. Oppure, visto che mi è andato male il sogno da bambina di diventare archeologa, sarò sperduta in Africa o in India con una fotocamera e un fuoristrada!
E perché non la Scozia?

6. Che rapporto hai con le scelte? Qualche esempio: Mare o montagna, Beatles o rolling stones, perfetto o imperfetto...


Non sono molto impulsiva, prima di prendere una decisione ci penso su molto, calcolo lati positivi e negativi, poi però solitamente a scelta fatta è molto difficile che io cambi idea o non porti a termine ciò che avevo stabilito. Tra queste di sicuro sono: Montagna, Rolling Stones e imperfetto... "la perfezione la lasciamo agli artigiani."

7- Ora una domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi interessi?


Il mio rapporto con la musica si può classificare come una "relazione aperta con i suoi alti e bassi". Strimpello il pianoforte da qualche anno e sono sempre stata circondata di amici musicisti con i quali passavo/passo ore in sala prove a fotografarli e ad osservare il lato tecnico che ai concerti non si percepisce. Ma il concetto è paragonabile a ciò che faccio con le varie passioni: non mi fermo su un genere, cerco di ascoltare un po' tutto per capire come certe musiche e melodie possano ispirarmi e piacermi rispetto ad altre, magari diversissime tra loro, provando anche a collegarle ad una certa immagine che ho in mente o viceversa collego una musica a ciò che vedo.

Grazie Matilde, a presto!
 
 
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