Sanguigna | Gabriela Ponce

Sanguigna | Gabriela Ponce

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Sanguigna è il significato dell’amore – ammesso che ne abbia uno. Ma poco importerebbe: noi cercheremmo lui e il lessico per definirlo, fino e oltre il tormento, come la lei del romanzo.
Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe

Sanguigna parla di mancanze. O, in altre parole, di amore e del suo significato – ammesso che ne abbia uno. Ma poco importerebbe: noi lo cercheremmo lo stesso, come la protagonista del romanzo – fra i primi editi dalla neonata Cencellada, generatrice di curiosità.

La protagonista, lei, non ha un nome – anche questo importa poco. È una moglie il cui matrimonio si è inesorabilmente concluso. È una bambina cresciuta senza padre a pane e telenovelas. È una ragazza che ha perso suo fratello. È una donna la cui ossessione la porta in cerca di qualcosa. Lei, che vuole cancellare l’errore: ovvero, qualsiasi cosa accada, “non restare sola”. Perché tenersi la mano spesso non basta per sopravvivere. E allora come si fa?

Gabriela Ponce, drammaturga ecuadoregna, scrive un esordio narrativo emozionante, denso come il sugo che bolle nel pentolino. Un sugo rosso come il sangue del ciclo, come i pezzettini di corpo che si staccano dall’utero e muoiono sugli assorbenti bianchi. Accompagnati dal bianco e dal rosso, Sanguigna ci porta in un viaggio che parte da una fine e diventa un inizio. Cioè, da quando si smette di essere quello che ci manca e si (ri)scopre il corpo, si attraversa il dolore, il piacere, la riproduzione, la maternità, l’amicizia. Un percorso lungo cui sia gli uomini sia le donne sono propedeutici, e i loro ruoli fluidi.

Il linguaggio è crudele e bellissimo. La Ponce – complice la vivissima traduzione di Sara Papini – usa un lessico immaginifico: onirico, erotico, poetico, poi tecnico. Fatti e persone che rimandano alla natura e agli animali. E poi diamesico: è flusso di coscienza, poi ci sono lettere, diari, dialoghi diretti e indiretti.

Per me c’è un punto nel libro, un faccia a faccia con la perdita, in cui la Ponce, con una spirale straziante di immagini, sferra un doppio calcio rotante al lettore e arriva dritta al cuore del problema: esistiamo insieme agli altri. Il “come” sarà il nostro dolce tormento.
Sanguigna è un libro emotivo e viscerale e il suo lessico ti resta attaccato al corpo. Leggetelo.

Titolo: Sanguigna
Autrice: Gabriela Ponce
Editore: Cencellada edizioni
Pagine: 208
Pubblicazione: 15 settembre 2023

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