Vestiti Musica Ragazzi | Viv Albertine

Vestiti Musica Ragazzi | Viv Albertine

Il lato Uno e il lato Due di un’esistenza punk

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Ce ne parla Chiara Bianchi

Se Viv Albertin fosse un vestito sarebbe il chiodo regalatole da Sid Vicius, se fosse una canzone probabilmente sarebbe “You can’t do that” dei Beatles, se fosse un ragazzo… no, non sarebbe un ragazzo, perché Viv è soltanto Viv. 

Uscito quasi dieci anni fa, Vestiti Musica Ragazzi, ora in italiano nella traduzione di Paola De Angelis per Blackie Edizioni, ripercorre alcune tappe della vita di Viv racchiudendole in un memoir. 

Il particolare sommario caratterizza il libro, mostrando i titoli dei vari capitoli come fossero canzoni di un lato Uno e un lato Due dell’esistenza. 
Si potrebbe pensare che il nodo centrale della storia di Viv, in quanto eclettico personaggio, si nutra del ricordo del periodo musicale, di Londra e della vita negli squat. Invece, nel Lato Uno emerge la forza di una rivoluzione e di una crescita personale, fatta di esperienze spesso complesse, ma non così inusuali. Prepotente emerge la forza dei legami, dell’amicizia e del punk. Sembravano dilettanti rozzi e ispirati, salivano sul palco senza grandi velleità musicali ma colmi di coraggio. 
Viv riusciva a malapena a suonare la chitarra – la sua prima fu una Les Paul junior del ’69, acquistata coi risparmi ereditati da sua nonna – eppure divenne la chitarrista solista della band The Slits formata da giovani donne ribelli, feroci sul palco, di grande impatto. 
Molti degli uomini che Viv incontra nel corso della sua vita le dicono quello che non può fare (non ultimo il suo manager – diventato ex dopo averle consigliato un ghostwriter per scrivere questo libro di memorie).  

Scritto in maniera semplice e sincera. Queste caratteristiche lo rendono godibile e coraggioso – specie nelle parti in cui racconta i suoi amori, le sue scopate e la miseria che spesso le restava addosso. Ma la scelta più interessante è di raccontare al presente. È come se stessimo continuamente nella stanza, sul palco, per strada, ovunque con lei. Ciò consente di non cadere nel ricordo ragionato e, magari, carico di rimorsi o di rimpianti. Siamo lì con Viv, continuamente.  
Ci sono molte figure femminili in queste storie, che hanno influenzato e ispirato la vita quotidiana di Viv: Patti Smith, Vivienne Westwood, Chrissie Hynde. 
Nel lato Due, la vita dopo lo scioglimento dalle The Slits. Una risvolto di medaglia triste, doloroso, traumatico, fatto di eventi colmi di solitudine, dubbi, un matrimonio fallito, una figlia faticosamente ricercata, il cancro, la depressione. 
Nelle ultime due pagine, nell’ultimo breve capitolo dal titolo Un’arancia, Viv ha uno sguardo introspettivo sul suo percorrere la vita e in un breve elenco imprime sulla carta i suoi traguardi, le sue speranze e, ancora, i suoi sogni. 


Il mio corpo è collassato non appena si è sentito amato.



Titolo: Vestiti musica ragazzi
Autore: Viv Albertine
Editore: Blackie edizioni
Pagine: 480
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