I mercenari di Natale | Mary Elizabeth Braddon

I mercenari di Natale | Mary Elizabeth Braddon

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Dall’epoca vittoriana, Mary Elizabeth Braddon ci ricorda che il Natale è dei bambini

di Chiara Bianchi

Inserite pure I mercenari di Natale nella lista delle storie natalizie. Lo pubblica, per la prima volta in italiano, Elliot edizioni nella traduzione di Paola Dalla Valle.

Il libro si apre con una prefazione firmata dall’autrice e datata 1894, in cui la stessa spiega le origini della storia, il perché e il significato. La storia, invece, si apre con un prologo – alla maniera teatrale – uno scambio di battute tra i personaggi che muoveranno tutta la trama di questo «dramma sociale». Nel castello di Penlyon vive Sir John, anziano burbero ed elegante gentiluomo. Sua nipote Adela e il suo «amico utile» Mr Danby discutono su quanto il Natale sia triste senza bambini e quanto essi portino allegria e gioia. Per ovviare a questa mancanza Mr Danby propone al proprietario di casa di invitare alcuni bambini per festeggiare con loro, ma questa richiesta incontra l’opposizione del vecchio Sir John che, oltre a non sopportare i bambini, si ostina a non prendere nemmeno in considerazione l’idea di averne tra i piedi, specie se di un’altra classe sociale. 

Comprensibilmente a quanto scopriamo leggendo, calandoci nell’ambiente del tempo, in cui le classi sociali non si incontravano mai e mai avrebbero condiviso una festa tanto importante quanto il Natale, non ci stupisce trovare tanta ostinazione, ma non è solo questo, alcuni sipari sono calati nella vita del ricco signore, portando il buio nella sua vita. Scopriremo i motivi di tanta freddezza e se per un momento la daremo per scontata e Sir John apparirà come un uomo senza cuore, sarà proprio l’arrivo di tre ragazzini – dagli strani soprannomi – Lassie, Laddie e Moppet, soprattutto quest’ultima, grazie ai suoi modi innocenti e spontanei, a riaprire il cuore di Sir John, il quale ha vissuto l’ultima parte della sua vita credendo di non essere stato mai capace di dimostrare amore. 

I colpi di scena non saranno per noi, oggi, così sorprendenti, ma la purezza del racconto, in cui emergono forti alcuni temi cari a Braddon – come la casa, la figura femminile, il potere maschile, la lotta di classe, la morte, l’amore – resta intatta e profondamente radicata alla cultura vittoriana, della quale, la narrativa ci insegna, non ci si stanca mai. 

Di Mary Elizabeth Braddon sappiamo che è stata una scrittrice molto prolifica – suoi sono oltre ottanta romanzi – ma in italiano conosciamo soltanto Il segreto di Lady Audley, un crime del 1862, che nel corso del Novecento è stato più volte utilizzato per trasposizioni cinematografiche (l’ultima risale al 2000 per la regia di Betsan Morris Evans, titolo originale Lady Audley’s Secret). 

«Sono questi i bambini? Buon Dio, Danby! Cosa ti è saltato in mente di portarci questi brandelli di umanità?»

«Volevamo dei bambini» disse Danby, «non degli adolescenti difficili e goffi».

[…]

«[…] Sono piccoli, ma sono delle persone. Quando Moppet entra in una stanza, tutti sanno che lei è lì. Adesso è un po’ spaventata, ma tra un quarto d’ora avrà il coraggio di un leone».

Se cercate una nuova storia di Natale, da regalare o da aggiungere semplicemente alla vostra collezione, questa fa al caso vostro! Buona lettura e buone Feste! 



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Titolo: I mercenari del Natale
Autore: Mary Elizabeth Braddon
Traduzione: Paola Della Valle
Editore:
Elliot
Collana: Raggi
Pagine: 144


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