Infinito Moonlit | Sara Gamberini

Infinito Moonlit | Sara Gamberini

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Infinito Moonlit | Sara Gamberini 

«Sono in molti a sprecare la vita sognando un’altra vita. Ma è un sogno essere qui». Il romanzo di Sara Gamberini, per fare pace con sé stessi.
Ne parla Paolo Perlini


«Io e Moussa ci siamo lasciati quasi misteriosamente, quando Maria aveva sei anni, come se l’avvertimento della fine provenisse da fuori e non dai litigi e dai rapporti che si concludono con le esplosioni di rabbia, lo abbiamo capito senza doverne nemmeno discutere; una sera, poco prima di Natale, abbiamo deciso che la nostra storia era finita e poco dopo ne è iniziata un’atra, la storia di una famiglia, dislocata qua e là, che non finisce per questo di proteggersi. Come smettere di amarsi contemporaneamente».

Teresa è fatta così. Anche dal suo nuovo amore, Giovanni, a un certo punto si distacca per non dover assistere al suo disamore e sebbene abbia qualche dubbio e il desiderio di riconquistarlo, lei è convinta che le persone non vadano conquistate, trattenute o richiamate.
«Mi piace lasciarle libere di non volermi più».

Moussa rimane però un punto fermo, il padre di sua figlia, un uomo con il quale si è fatto un percorso di vita insieme e poi ci si è lasciati senza traumi.

Teresa è un tipo particolare, problematica ma l’opposto di sua madre Dea, personaggio stravagante e pieno di manie, rancori, invidie. Tre le due esiste l’esempio classico di un malsano rapporto madre e figlia. E quindi, Teresa si chiede:

«Chissà se una madre che ha sempre paura può crescere una bambina felice.
Chissà se una madre che è stata una bambina infelice può crescere una figlia felice».

Questa è la sua più grande preoccupazione perché Maria, a scuola non lega facilmente, viene considerata strana perché parla poco, preferisce stare sola.
Teresa le cambia istituto, ne sceglie uno con metodi didattici alternativi e infine traslocano, vanno a vivere nei pressi di un bosco, in una vecchia casa di famiglia.

Ed è qui che inizia la nuova vita di Teresa: una crescita, un percorso che fa insieme a sua figlia e che la porta a conoscersi e accettare la vita come è. Teresa e Maria scoprono la magia delle piccole cose.

«Come famiglia crediamo alle presenze invisibili, agli gnomi del bosco. Raccontiamo a Maria alcune storie sulla loro vita e ci guardiamo intorno pensando che quella sarà la volta buona, che li vedremo comparire.
C’è davvero bisogno di fate e stregoni.
Soprattutto di draghi in autunno».

Infinito Moonlit di Sara Gamberini è impregnato di una poesia impalpabile, fatta di pensieri, considerazioni, sguardi, dialoghi invisibili. Una scrittura che inevitabilmente ha un punto di vista femminile e questo, che all’inizio pensavo per me fosse un limite, si rivela invece il suo punto di forza, quello che mi ha spinto a leggere con una diversa attenzione. E probabilmente, solo una donna come Teresa, capace di lasciare le persone « libere di non volermi più», poteva essere in grado di percepire, accettare e portare la magia nella propria famiglia.




Titolo: Infinito Moonlit
Autrice: Sara Gamberini
Editore: NN Editore
Pagine: 304
Pubblicazione: 30 settembre 2022

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