Il mondo perfetto di Miwako Sumida | Clarissa Goenawan

Il mondo perfetto di Miwako Sumida | Clarissa Goenawan

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«Ci vogliono centoventotto passi per arrivare qui» disse improvvisamente Ryusei.
Lei si voltò verso di lui. «Cosa?».
«Centoventotto passi» ripeté lui. «Li ho contati dalla porta della mia camera».

di Paolo Perlini
 
Sono centoventotto i passi che ha fatto Miwako per uscire dalla sua camera, salire lungo un sentiero, avvolgere una corda intorno a un ramo e impiccarsi.
Il romanzo di Clarissa Goenawan, Il mondo perfetto di Miwako Sumida, inizia proprio lì, dove di solito una storia finisce. Fin da subito, infatti, il lettore conosce la fine violenta della ragazza che dà il titolo all'opera.
Miwako è una ragazza che ama i romanzi d’amore, poco appariscente, con un paio di occhiali grandi, un orologio smisurato e un profumo di fragola che la circonda. È quella ragazza che noi occidentali potremmo definire “un tipo”.  
Ed è di questo “tipo”, di questa ragazza dalla sincerità immediata, capace di esprimere le proprie idee senza filtri, che s’innamora il ventunenne Ryusei Yanagi.
 I due si conoscono dopo una festa e scoprono di frequentare entrambi la stessa vecchia libreria dell’usato. Quando Ryusei capisce che Miwako ha bisogno di un lavoro, la presenta a sua sorella Fumi, una pittrice che occupa un magazzino il cui proprietario è momentaneamente assente. Miwako è negata per il disegno ma ha buona volontà, riesce a incantare anche Fumi e lavorare per lei come aiutante.
Ryusei s’innamora sempre di più ma Miwako non è disposta a cedere, teme di fargli del male e alla fine parte per un villaggio remoto, sperduto sulle montagne, a fare la volontaria nella Clinica Felice, una scuola per bambini e adolescenti del posto.
Da qui, Miwako spedisce delle lettere a Ryusei, ma poi, compie quei centoventotto passi che la portano ad appendere la corda sul ramo dell’albero.
 
Ryusei chiede a Chie Ohno, la migliore amica di Miwako, di accompagnarlo alla Clinica Felice per tentare di scoprire le ragioni di questo gesto. Chie Ohno lo accompagna, con la segreta speranza di non fargli comprendere tutto, di non svelare il segreto che Miwako nascondeva. 

Clarissa Goenawan è nata in Indonesia. Frettolosamente, si potrebbe dire che questo romanzo contiene tutti i topos della letteratura giapponese, almeno quella che ci viene tradotta e proposta: ragazzi studenti, il cibo, la salita su una montagna e l’immancabile gatto. Ma questi sono soltanto strumenti per affrontare tematiche profonde e universali, come l’amicizia, l’amore, il bullismo, la violenza sessuale, la disforia di genere e come già detto, il suicidio.
Un romanzo che offre tanti spunti, alcuni suggestivi e sui quali noi occidentali ci interroghiamo da tempo, dando diverse interpretazioni e risposte, soprattutto religiose. Ad esempio: cosa succede dopo la morte di una persona che amiamo? Quella persona sparisce davvero oppure resta lì, vicino a noi, sotto forma di spirito, venticello o nel corpo di un insetto?

Clarissa Goenawan ha strutturato il romanzo in tre parti, dando voce alle tre persone amiche di Miwako: Ryusey, Chie Ohno e Fumi. Ognuno reagisce diversamente alla partenza e morte inspiegabile di Miwako ma tutti e tre capiscono che non si può vivere nel dolore continuo, che è inutile continuare a togliere la crosticina dalla ferita: bisogna ascoltare e infine lasciare andare i morti. Solo così potranno rinascere sotto una nuova forma di vita.

Non ho ricordi di aver letto un romanzo così ben equilibrato, dove la protagonista, che sappiamo subito, sceglierà di suicidarsi, è così presente e viva. Un romanzo dove i continui flashback non disturbano e le tre visioni (di Ryusei, Chie e Fumi) non confondono.
Un romanzo che si ama, tanto quanto i primi di Haruki Murakami.
 



Clarissa Goenawan, classe 1988, è una scrittrice di Singapore nata in Indonesia. Carbonio editore ha già pubblicato nel 2021 Rainbirds, il suo romanzo d’esordio.

Titolo: Il mondo perfetto di Miwako Sumida
Autore: Clarissa. Goenawan
Casa editrice: Carbonio editore
Collana: cielo stellato
Pag: 272
Pubblicazione: 8 luglio 2020

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