Quando tutto diventò blu | Alessandro Baronciani

Quando tutto diventò blu | Alessandro Baronciani

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Quando tutto diventò blu | Alessandro Baronciani | Bao Publishing

Se chiudo gli occhi per un istante, il blu cristallino del mare d'inverno è la prima immagine che visualizzo nel freddo pungente di Gennaio. Il mare mi manca tantissimo esattamente come a Chiara, la protagonista di “Quando tutto diventò blu” di Alessandro Baronciani, edito da Bao Publishing. Il colore per eccellenza della tristezza, il più profondo fra i cerulei, ci accompagna dalla prima all'ultima pagina nella storia della protagonista: a ricordarla il cuore batte all'impazzata e non sono del tutto sicura che il senso di soffocamento che provo sia dovuto esclusivamente al brutto raffreddore che mi attanaglia in questo lunedì pomeriggio.


Senza girarci troppo intorno, “Quando tutto diventò blu” è semplicemente meraviglioso, pura poesia narrata per immagini. Alessandro Baronciani è di una sensibilità e di una delicatezza rara: le vignette, tutte sui toni del blu, scorrono veloci attraverso un segno grafico fresco e pulito e si intervallano col bianco ottico del foglio, che apre una finestra attraverso cui rifiatare, prima di immergersi di nuovo nella lettura.

La graphic novel si legge tutta d'un fiato, in venti minuti, che sembrano un'inezia ma, a volte, possono essere infiniti; lo sa bene la protagonista mentre cerca un modo per risalire dall'abisso che la annienta. Venti minuti è il tempo che serve per immergersi in questo fumetto, in cui le immagini urlano più dei dialoghi. L'autore presta la sua creatività a una tematica delicata, legata alla sfera della salute mentale e ci permette di avere accesso alla paura di Chiara, che potrebbe essere tranquillamente quella di ognuno di noi, ogni giorno di ogni mese, non solo in questo blue monday. Alessandro ci racconta una storia intima, e lo fa con estrema dolcezza avendo cura di non cadere mai nella banalità o nel pietismo.

Più di aver paura di star male, hai paura di avere paura” dice Chiara. La paura, come la tristezza, è un'emozione primaria, che può essere sana quando si manifesta di fronte alla potenzialità di un pericolo reale, ma diventa una forza oscura quando è evocata da un ricordo o è prodotta dalla fantasia. La paura è un mostro che divora il presente, contamina il futuro e non si può anestetizzare. L'unico modo per non soccombere ad essa è immergersi e passarci attraverso, come fa Chiara nel profondo blu.

Consiglio da ipersensibile: tenete a portata di mano i fazzoletti e non abbiate timore di piangere, è attraverso le lacrime che la paura vi abbandonerà pian piano.

 

Autori: Alessandro Baronciani
Colore o B/N: Blu
Data di pubblicazione: 23/01/2020
Disponibile in digitale: Sì
Formato e rilegatura: Cartonato 15 X 21
Genere: Se non ammetti il problema non potrai risolverlo
Pagine: 128

© Stefania Sanna

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