Minirecensioni Musica 02 | Marzo 2018

Minirecensioni Musica 02 | Marzo 2018

Vea – Posto Fisso
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Posto fisso” è l'EP di esordio di Vea, cantautrice torinese che all'età di 24 anni molla tutto e si mette a fare la musicista a tempo pieno. Cosa ci trovate dentro? Presto detto: rime divertenti, ritmi caldissimi, pop sfacciato e molta freschezza. Vea ha imboccato la strada giusta e racconta la ricerca di un “posto fisso” metaforico con grande maestria.
Volete vedere se la sua visione della vita coincide con la vostra? Skippate fino alla quarta traccia “Party” e alzate il volume. 


Priscilla Bei – Facciamo finta che sia andato tutto bene
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Primo album per Priscilla Bei: “Facciamo finta che sia andato tutto bene” è un bel disco, di quelli notturni e un po' fumosi, creato strato dopo strato per regalare una scalinata musicale interessante e insolita. Il timbro jazz della cantautrice dà il suo meglio nei pezzi elettronici, mentre perde un pochino in quelli più melodici. Poco importa, ogni tanto sembra di ascoltare una giovanissima Meg approdata solo nel 2018 al mondo musicale. Priscilla, sentiammè: buttati nell'elettronica spinta, regalaci echi e beat infiniti. Fallo continuando a divertirti, perché questo è un ottimo album d'esordio.


Enzo Beccia – Per chi viaggia leggero
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È chiaro che Enzo Beccia ha un rapporto incredibile ed esclusivo con la sua chitarra. Le canzoni del suo nuovo album “Per chi viaggia leggero” sono distintamente state scritte con le corde ben accordate ed i riff incisi sulle dita a furia di essere suonati. C'è tanto spazio nelle canzoni di questo album, tanto senso di libertà artistica e personale. Se mi chiedessero com'è Enzo Beccia (e io Enzo Beccia non lo conosco per niente), dopo aver ascoltato “per chi viaggia leggero”, risponderei sicuramente che è una persona leggera, non nel senso di superficiale, ma nel senso di sorridente e matura, in pace con il mondo, capace di elaborare la quotidianità in maniera vitale.


Meganoidi – Delirio Experience
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Che i Meganoidi siano un’istituzione musicale in Italia, è innegabile. Lasciato lo ska alle spalle, i Meganoidi tornano con “Delirio experience” e riprendono la formula di rock melodico del precedente album "Welcome in disagio”. Come musicisti non si discutono, ma questo nuovo disco risulta poco accattivante e ha il sapore del già sentito.

© Fiorella Vacirca

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