Mini Recensioni Musica - Gennaio

Mini Recensioni Musica - Gennaio

Il 2017 se ne è andato da poco, ma l’eco dei 12 mesi appena trascorsi si farà sentire ancora per un bel po’, soprattutto a livello discografico. Il 2017 è stato un anno intensissimo e pieno di uscite di alta qualità (e qualche scivolata) a prescindere dal genere. Queste mini recensioni vogliono essere un po’ il riassunto di quello che ho ascoltato qua e là. Considerando che sono indietro anche con le uscite discografiche del 2015, specifico che questo elenco non è completo, ma rappresenta solo quello che credo sia degno di menzione fra ciò che sono riuscita ad ascoltare. Molti altri eccellenti album li ho scoperti (troppo) tardi.
Le mini recensioni sono divise in tre parti, non perderne neanche una!

Fazerdaze – Morningside
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Fazerdaze, fresca come l’acqua, è un’artista neozelandese che si diletta nella complicata arte del dream pop. Il suo album di esordio, “Morningside”, è una piacevole commistione di pochi elementi elettronici e melodie azzeccate e leggerissime. Da ascoltare e riascoltare per migliorare l’umore.


Nick Murphy – Missing Link EP
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Svestiti i panni del già ottimo alias Chet Faker, Nick Murphy cambia pelle indossando la sua: armato di nome e cognome di nascita e di una creatività senza limiti, il nuovo re dell’elettronica australiana pubblica quasi a sorpresa questo EP veramente degno di nota. 5 pezzi sperimentali che gli permettono di staccarsi dal passato senza rinnegarlo, anzi lo evolvono e regalano un ascolto che farà consumare il tasto “replay”.


The war on drugs – A deeper understanding
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The War on Drugs è uno di quei gruppi che o si odia o si ama, non c’è niente nel mezzo. Con “A deeper understanding” confermano il loro stile, la loro grandiosità di scrittori e la capacità di creare atmosfere rarefatte e fumose in un disco che è un lavoro gigantesco, forse uno dei migliori dischi in assoluto del 2017. Un secondo capitolo per continuare il precedente “Lost in the dream” del 2014? Probabilmente si può vedere anche così e forse è la prosecuzione di un capolavoro che continua ad incantare milioni di ascoltatori nel mondo.


Insects Theory - Selftitled EP
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Primo EP autoprodotto per il duo modenese composto da Giorgio Bandieri e Giovanni Fiorani, nel quale vanno a ripescare il trip hop e lo mischiano con rock ed elettronica. Il risultato è un mischione un po’ grezzo e casalingo. Non è del tutto un male, però: ascoltando attentamente i 5 brani che compongono l’EP, si riesce a distinguere la promessa di impegnarsi di più e svecchiarsi un po’.


Moses Sumney - Aromanticsm
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Per parlare di “Aromanticism” ci vorrebbero giorni interi, ma cercando di essere breve ed esaustiva, il primo disco di Moses Sumney - ganese trapiantato a Los Angeles - è precisissimo, stratificato e fortificato in ogni sua forma. Una cittadella di bellezza assoluta, tenuto insieme dalla voce, ora profondissima, ora acutissima, di Moses Sumney. Viene da chiedersi dove diavolo sia stato fino ad ora, da dove spunti ma soprattutto dove voglia andare. Se prosegue sulla strada che ha lui stesso costruito con questo album, direi che andrà molto, molto, molto lontano.

© Fiorella Vacirca

 

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