Il grande cacciatore (e altre violenze) | Carlo D’Amicis

Il grande cacciatore (e altre violenze) | Carlo D’Amicis

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Una fiaba moderna sull’amarsi senza amore
parole di Chiara Bianchi

Torna in libreria Il grande cacciatore di Carlo D’Amicis per Terrarossa Edizioni nella collana Fondanti. Già pubblicato più di un decennio fa dalla casa editrice :duepunti, nell’allora collana diretta da Giorgio Vasta e Dario Voltolini, nella prefazione all’attuale edizione, l’autore spiega quanto «assomigli a una fatica di Sisifo […] l’opportunità di intervenire sulla trama e sui personaggi senza intaccare l’essenza del romanzo», concludendo che ciò «vuol dire che questa essenza è custodita in un luogo solido  e impermeabile a ogni variazione formale». 
Aggiustamenti a un testo già d’impatto per la sua natura breve, intensa e disperata. 

A dare voce al testo è una donna, di professione fa l’infermiera, e convive con un uomo appassionato di caccia. La storia inizia con la scoperta del tradimento di lui con la stravagante vicina, amante delle stoffe
animalier. Il triangolo amoroso viene raccontato con un misto di tragicità e ironia, fino a coinvolgere, nell’esplorazione della conoscenza dell’altro, persino gli alieni (anzi no, non vanno chiamati così che poi s’offendono, quindi meglio Essi). 
La narratrice sembra soffrire della cosiddetta sindrome della crocerossina. Amante del suo lavoro, non riesce a mettere mai in pausa quel suo bisogno di sentirsi utile, di aiutare chiunque sia in difficoltà, persino quando, questo chiunque, è la donna amante del suo compagno. La razionalità richiesta nel suo lavoro coi malati, sembra abbandonarla totalmente nei rapporti personali.
La percezione di un vuoto di senso nei legami diventa sempre più evidente. Bisognosi gli uni degli altri, questi personaggi, nel loro vivere ai confini dell’assurdo, hanno sviluppato la capacità di amarsi senza amore, accontentandosi della sola presenza fisica dell’altro. L’arrivo di un cane, nella vita della donna, cambia questa prospettiva. 
Ciò accade sul finale lascia intendere, senza troppe riserve, quanto la co-dipendenza anaffettiva dei personaggi li abbia ridotti a esseri, seppur umani, più simili alle bestie per istinti e frustrazioni. 
Con una scrittura tagliente, diretta e psicotica, Carlo D’Amicis ci conduce in questa fiaba moderna in presa diretta. 

«Mai più, pensavo, mai più mi spingerò così lontano. E proprio quando il pensiero di restare là per sempre, di tramutarmi in pietra o ramo secco, da terrore iniziava a trasformarsi in deliquio e abbandono, ecco che sulle mie lacrime sentii posarsi un altro liquido, solo più caldo e più denso, che altro non era se non la bava del mio cane.» 




Titolo: Il grande cacciatore (e altre violenze)
Autore: Carlo D'Amicis
Editore: Terrarossa edizioni
Pagine: 92
Pubblicazione: novembre 2023
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