Addio arrivederci ciao | Francesco Spiedo

Addio arrivederci ciao | Francesco Spiedo

Quanto è difficile chiudere una porta e andare a via?
Ce ne parla Maria Teresa Renzi-Sepe.

Si dice che quando si chiude una porta si apra un portone, perché le porte che si chiudono ci fanno molta paura. Vi è mai capitato, sul ciglio di quella porta che sta per chiudersi, di notare minuzie che non avevate mai visto prima? Le cose a cui non avete mai dato peso, e le persone con cui non avete mai parlato, vi appaiono all’improvviso brillanti. E se aveste seguito il richiamo di tutte queste cose – l’istinto alla ritirata, a guardare con più attenzione – invece che quello del cambiamento? 

S., il protagonista di Addio arrivederci ciao, sta lasciando la città. In un’atmosfera appena perturbante, a S. accadono cose assurde, mentre tenta disperatamente di prendere il treno che lo porterà via. Parate di elefanti e leoni, camerieri in livrea, spionaggi, quartieri vuoti alla de Chirico. E poi c’è G., che S. sta lasciando indietro. Di G. non sappiamo nulla, eppure c’è qualcosa di importante la riguarda, e che S. sembra aver dimenticato. Forse, S. ha dimenticato anche sé stesso.

In una fuga delirante, lo spazio e il tempo si dilatano insieme ai pensieri di S., tranne che per alcuni brevi momenti di lucidità in cui le cose ritornano nitide, reali. Che poi è quello che fa la paura a tutti: che sia difesa o fuga, ci cambia.

Quando lasciamo qualcuno, qualcosa, o un’idea, lasciamo anche una parte di noi stessi, e viceversa. Non possiamo far altro che concedere a S. che sì, gli addii fanno schifo: sono un turbine di emozioni che non si possono capire, spiegare, imbrigliare.
Addio arrivederci ciao, novella scritta da Francesco Spiedo e edita da Zona42, ci parla proprio di questo: di quanto sia difficile chiudere la porta e andare.



Titolo: Addio arrivederci ciao
Autore: Francesco Spiedo
Editore: Zona42
Data di pubblicazione: Novembre 2024
Lunghezza stampa: 104 pagine

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