Melodia della distruzione | Giuseppe Casa | Clown Bianco

Melodia della distruzione | Giuseppe Casa | Clown Bianco

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È all'incirca il 2081 e, nella Colonia di CityLive, Vincent Lamm, un professore di liceo di forse 50 anni o forse 500, sotto l'identità di George Latour, vaga nei sordidi locali della notte alla ricerca di qualche indizio che possa condurlo al suo grande amore scomparso: Sheila Rednick.
Sheila, che, come qualunque altro personaggio si incontrerà nel romanzo,  forse è umana e forse non lo è, è scappata ma più probabilmente rapita. Come tutti i grandi amori di Lamm è una creatura oscura, una Mater, perché solo una creatura oscura può avvicinarsi a Vincent.

Vincent cade a pezzi, vuoi per l'abuso di alcol e droga, di ansiolitici e tranquillanti, di pasticche e sangue, vuoi per i delitti di cui si macchia, per i mostri che lo tormentano. Vincent è un vampiro, probabilmente in senso più che letterale: si muove nell'oscurità, mescolando realtà e delirio, si nutre solo di cose che fanno male. E in senso letterale o anche più, uccide chiunque gli si avvicini troppo.

Nella rete cade anche Violet Dragan. Violet è una studentessa di Vincent ma la loro relazione velocemente degenera. Violet è una ragazza abusata dal padre alcolizzato e violento che cerca di tenerla incatenata. Ma è totalmente fuori controllo: abusa di farmaci e droga, di relazioni tossiche e idealizzate, si getta tra le braccia di sconosciuti e sconosciute, cercando riparo e sollievo, in una spirale autodistruttiva e violenta. C'è qualcosa di puro, potente, nel suo animo, ma è sepolto troppo in fondo per affiorare. Ed è così che allaccia con Vincent una relazione, malata anch'essa, squilibrata, deviata, che ne cambierà la natura, trasformandola in un'altra creatura soprannaturale, anch'essa notturna, spietata e affamata.

Ma ora torniamo a noi: Melodia della distruzione è un romanzo complesso e decisamente, decisamente, molto ambizioso.
Un horror fantascientifico ucronico che mescola atmosfere gotiche e una narrazione in stile stream of consciousness quasi santacrociano.
Narra un mondo travolto dalla demagogia, un'allegoria dei mali dei nostri tempi, delle derive populiste e del consumismo isterico.
Ma la storia affonda, così come il lettore si impantana in queste atmosfere cyberpunk splatter e spietate, così i personaggi sembrano dibattersi in tutta questa oscurità vischiosa, in questa dimensione fallace e insanabile.
Un caos irrimediabile che lascia disorientati, che forse è solo illusione, un Necronomicon insondabile di incubi e demoni, tratti neri, quasi simbolici, sulla carta, come le illustrazioni oniriche e occulte che ne accompagnano le pagine.

Titolo: Melodia della distruzione 
Autore: Giuseppe Casa
Edizioni: Clown Bianco
Collana: I Gechi
Genere: Romanzo
Pagine: 384
Uscita: Febbraio 2021

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© Erika Casciello


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