L'uso delle parole e delle nuvole | Irene Marchi

L'uso delle parole e delle nuvole | Irene Marchi

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Talvolta penso che non sia stata la ruota a far progredire l'Uomo. Nemmeno la scoperta del fuoco e tutte le successive invenzioni che ci hanno portati ad essere gli animali più evoluti su questo pianeta. Forse anche dell'Universo intero, chissà.
A farci fare questo balzo è stata la parola, la capacità di mettere insieme dei simboli e attribuirgli un significato, da esprimere con la voce, la gestualità o dei segni scritti.
Di conseguenza, questo balzo ha contemplato anche la possibilità del silenzio, della non parola. Come dice Irene Marchi nella nota introduttiva:

"Tutte le parole di questa raccolta ruotano in qualche modo attorno alle parole (quelle dette e non dette, scritte e non scritte, le parole che ci definiscono o in cui non ci riconosciamo più, quelle che rimangono con noi o quelle che vorremmo cancellare, e così via) ..."

L'uso delle parole e delle nuvole è una raccolta di poesie che dopo una lettura affamata invito a rileggere con la dovuta calma, in dosi di due al giorno, una al mattino appena alzati e una alla sera, prima di dormire. Le stesse possono essere assunte anche più volte e non hanno effetti collaterali, se non quello di proseguire nella lettura.
Hanno una peculiarità: ci sono tanti punti interrogativi. L'autrice pone domande, dialoga con qualcuno, chissà, il proprio compagno, amico o addirittura il lettore stesso. 
E questo mi piace della poesia: il non essere un esercizio stilistico, una ricerca pedante della metrica o del suono - seppur a volte mi affascina -  ma l'avvio di un dialogo. Mi piace quando i componimenti hanno la stessa leggerezza e consistenza delle nuvole, capaci di coprire il sole quando scotta troppo e di scostarsi quando è il momento di scaldare.

È difficile sceglierne una fra le tante. Riporto la prima, che forse riassume il titolo della raccolta:

 

Dammi una parola

Dammi una parola
aperta
che faccia piovere
                   verità
dalle sue lettere
spezzate
che sporchi le mani
di pensiero
che colpisca il cuore 
      in pieno
se deve colpire

 

E poi un'altra, che riguarda proprio la poesia, quella modalità d'espressione che sembra semplice e alla portata di tutti. In realtà è un'arte difficile che a Irene Marchi riesce benissimo.

Non regalare poesie

Leggile, le poesie, ti fanno bene
sono come vitamine
come una carezza al gatto
come il primo gelato ad aprile

leggile - scrivile, se ti scappano -
ma non regalare poesie: sarai preso per matto,
Belle! ti diranno, bene che vada,
e capirai che non le hanno lette

perciò leggile, le poesie, ti fanno bene,
ma regala caramelle.

Irene Marchi dal 2016 scrive di poesia e poeti, nel suo blog La poesia non si mangia e collabora come autrice con la rivista di cultura e letteratura online Caffèbook .
All'attivo ha una raccolta pubblicata per Sillabe di Sale editore e una seconda per Edizioni Ensamble. 
L'uso delle parole e delle nuvole è il suo ultimo lavoro.

 

Autore: Irene Marchi
Editore: Cicorivolta
Genere: Poesia
Anno di pubblicazione: marzo 2020
Prezzo di copertina: 12 €
Pagine: 120

 © Paolo Perlini


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