Il Cuore della città | Shockdom

Il Cuore della città | Shockdom

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Credo ci sia qualche legge divina secondo la quale io finisca sempre a sentirmi parte di ogni lavoro di uno dei fratelli Rincione. Sono noiosa, lo ripeto ad ogni libro che esce ma credo sia doveroso e a tratti inevitabile. 

Il cuore della città” è un webcomic, adesso finalmente approdato sulla carta grazie a Shockdom, nato da una collaborazione tra Francesco Savino (ai testi) e Giulio Rincione (disegni e lettering).

È il viaggio di un ragazzo, di cui non sappiamo nemmeno il nome, fino al cuore di una grande metropoli che lo risucchia e lo risputa mettendolo davanti al più grande dei demoni: sé stesso.

È una finestra di onirica realtà che mi riporta a quando, sola e intrisa di disagio fino all’osso, ho fatto le valigie e mi sono trasferita da sola in una grande città. 


Quel rapporto di amore e odio, come se la città fosse una bellissima donna crudele che mi ha sedotto, prima, e poi risucchiato, masticato e sputato un milione di volte.

Ed è così che arriviamo a capire che tutto quello che amiamo o odiamo è solo una proiezione del nostro stato d’animo: lampioni fatti di paure, marciapiedi lastricati di disgusto fino a che non arriva qualcosa che riapre il cielo e il buio scompare. Ed eccolo lì il più bello scenario mai visto prima proprio davanti ai nostri occhi, fra le foglie, che si riflette in un fiume, mentre tutto si muove lentamente e ci dimentichiamo per un attimo del caos. Come se fossimo finiti un quadro impressionista.

La città, il suo cuore pulsante, siamo noi.
Siamo noi il suo caos e siamo noi la sua meraviglia quando tutto rallenta.
Un insieme di immagini e sensazioni, di mosche che mangiano la carne e di cieli azzurri e prati verdi. 

Ancora una volta siamo costretti a guardarci dentro. Lo facciamo pagina dopo pagina, accompagnati dai monologhi interiori di Savino spesso molto diretti e brevi.

Lo facciamo immersi nei quadri di Rincione che sceglie di cominciare la storia in scala di grigi fino a sfociare in un alternarsi di colori freddi e colori caldi. Di pioggia, luci, mosche e incubi. Di cavi e radici, fino a che scoppia la pace in un tramonto dalle tinte dorate che mi ricorda la famosa frase di una delle più belle canzoni di Niccolò Fabi che dice “l’argento si beve, ma l’oro si aspetta”.

 Ed è proprio così, la pace dorata va aspettata perché alla fine, in qualche modo, la troviamo sempre, nonostante i mostri.

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Copertina rigida: 80 pagine
Editore: Shockdom (19 marzo 2020)
Collana: Fumetti crudi
Lingua: Italiano

© Giulia Cristofori 

 

 

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