Capitan Venezia – Il passato che ritorna

Capitan Venezia – Il passato che ritorna

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Quand’ero piccolo, tutti mi scherzavano.
Rimanevo incantato ore davanti alla TV, alle prese con i catoni animati che inondavano la casa di suoni, rumori di missili, frasi a effetto urlate da giganteschi robot.
E nella mia testa risuonava sempre una domanda: ma perché cazzo questi mostri se la prendono sempre e solo col Giappone?
Crescendo spostai parte dell’attenzione (non tutta, certo) sui fumetti.
Sfogliavo (sfoglio tuttora) pagine e pagine di comics seguendo le avventure dei supereroi d’oltre oceano e una domanda continuava a risuonare nella mia testa: ma perché cazzo quei supercriminali se la prendono sempre e solo con New York (non è proprio vero ma sì, dai, quasi… poi lasciatemi dire così che altrimenti questo incipit fa schifo e non riesco ad arrivare al punto)?
Ora.
Con questo nuovo filone di CAPITANI ITALIANI lanciato da Fabrizio Capigatti, ho imparato una cosa: ma perché cazzo tutti i Super d’Italia ruotano attorno a Venezia?
Ma come perché… perché c’è lui, il solo e unico CAPITAN VENEZIA
Ed è tornato!
Per la gioia di tutto il Giappone. Ah, no… mi sa che mi sono confuso.

IL PASSATO CHE RITORNA!
La storia riparte là dove si era chiuso quel primo volume contenente tutta la stagione iniziale del nostro Eroe.
Intrigo, un segreto relativo al Libro del Capitano e alle monete di Giuda e… quattro super criminali pronti a tutto.
Venezia sembra un posto più sicuro e l’unione formata dai Capitani che abbiamo visto nello scorso volume butta un’ombra di pace e serenità sui cittadini.
Vero?
Naaaa, niente di più falso, ovviamente!
Nuovi nemici sono pronti a mettere a soqquadro tutto e per gli Eroi non c’è un attimo di pace. Ma è tutto veloce. Una toccata e fuga che non permette di capire bene cosa sta succedendo. Qualcosa si sta muovendo, qualcosa di grosso e, ancora una volta, il gruppo di Capitani dovrà rimanere in guardia e pronto a tutto.



Come il precedente volume della stagione uno, ci troviamo davanti a numerosi illustratori. Da un lato è bene, immagino che la cosa sia fatta per mostrare gli stili di chi andremo a vedere sui futuri albi che comporranno la stagione due, dall’altro può leggermente confondere.
Sia chiaro, non è una confusione così accentuata e, anche se alcuni stili sono proprio diversi, non ci troviamo mai nella situazione di non saper identificare un personaggio perché disegnato con volti o fattezze dissimili.
Credetemi, è capitato e capita pure questo (non nel caso dei Capitani, vero ma, su questo, ci sarebbe proprio da aprire un discorso a parte).
La prova di Diego Bonesso, Federico Vicentini, Andrea Meneghin e Federico Sabbatini è buona e calzante con quanto raccontato da Capigatti.
È un buon team, disegni graffianti e stile frizzante e dinamico, supportati da copertina e colori (rispettivamente di Claudia Balboni e Adele Matera) che valorizzano ancora di più l’albo.
Tutto è pronto, i semi sono stati piantati.


È un episodio zero, un nuovo inizio… e si vede. Viene messa tanta carne al fuoco e buttati sul piatto tanti nuovi personaggi tra cattivi ed eroi (almeno pare).
Un po’ come era stato fatto con l’albo di CAPITAN PALERMO, quello che rimane a fine a lettura è un senso d’instabilità buona, qualcosa che ci spiazza ma che ci fa sentire il bisogno di andare avanti.
Ed è proprio quello che speriamo: andare avanti.
Ok, abbiamo avuto due buoni albi numero zero per annusare il nuovo corso, ora vogliamo di più, anzi, ora voglio di più.

Quello che sta dimostrando Capigatti è che un nuovo universo di Eroi è possibile (forse sfruttando maggiormente l’originalità e buttandosi meno sul citazionismo o sugli stereotipi Marvel o DC, mi raccomando) quindi bisogna accendere questo fuoco e alimentarlo.

Le scintille ci sono, stanno iniziando a creare il fumo.
Forza!
Anche se…
Anche se.

Sì, sì, ok tutto bello… ma io non ho ancora visto un Capitan Bologna con le mie fattezze.
Quindi me la lego al dito!


Capitani Italiani
Capitan Venezia stagione 2 n.0
– Il passato che ritorna
Idea e sceneggiatura: Fabrizio Capigatti
Illustrazioni: Diego Bonesso, Federico Vicentini, Andrea Meneghin, Federico Sabbatini
Copertina: Claudia Balboni
Colori: Adele Matera
(Venezia Comix)
Genere: supereroistico


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© Alen Grana

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