Mini recensioni Novembre - Fumetti

Mini recensioni Novembre - Fumetti

Webcomic 7 di Capigatti
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Essere il più grande stronzo del mondo degli affari non è facile.
Bisogna pararsi il culo ogni giorno dai buoni... loro sì che sono pericolosi.
Ed è proprio su questo parallelismo che gioca "7 - webcomic " a opera di Martina Fari e Fabrizio Capigatti, mostrandoci un giovane rampante nella scalata al successo della banca d’affari Gekko & Fox Co.
Eppure ce lo dicono sempre, “l'abito non fa il monaco” e il nostro protagonista potrebbe rivelarsi il monaco meno stronzo di tutti. 

Siamo solo all'inizio di questo esperimento e non ci si può ancora sbilanciare in un giudizio completo al 100%.
Disegni che si prendono volutamente qualche libertà stilistica, trama ancora acerba ma che lascia intravedere barlumi di mistero, lontani perfino da quello che ci si potrebbe aspettare.
Sicuramente da seguire.

© Alen Grana


Martha & Alan - Emmanuel Guibert
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Il fumettista francese Emmanuel Guibert racconta la storia del suo amico, veterano di guerra, Alan Ingram Cope.
Alan è un uomo qualunque la cui storia viene trasposta in una delicata biografia disegnata.
In “Martha e Alan” viene raccontata un’amicizia fra due bambini che ad un certo punto bambini non sono più. Il percorso è segnato dalle scelte che la vita fa al posto loro e dalla guerra che li ha inevitabilmente divisi.
È una storia comune che ti stringe un po’ il cuore, anche se forse non si riesce ad assaporarne a pieno la malinconia per il suo carattere molto “didascalico”. I disegni sono “old style”, ammetto che non mi facciano impazzire ma si incastrano perfettamente alle tinte dell’epoca di cui si tratta.
Certo è che le ultime tavole, nonostante quanto detto fino ad ora (poco trasporto, didascalico, bla bla bla) mi hanno rubato il cuore.

Copertina flessibile: 115 pagine
Editore: Coconino Press (6 luglio 2017)
Collana: Coconino cult
Compra: amazon

© Giulia Cristofori


Il Piccolo Fuhrer - Antonucci
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Sono sempre stata una di quelle che vede ne “Il Piccolo Principe” la magia degli sguardi dei bambini. Quando leggo i saccenti che lo trovano sopravvalutato e sono andati oltre riempiendosi la bocca di paroloni e titoli altisonanti semplicemente sorrido e scrollo le spalle perché penso che si stiano perdendo un punto di vista del mondo importante e che lo fa sembrare un po’ meno terribile. Lo colleziono in tutte le lingue, i dialetti e i formati ormai da anni e non posso esimermi dall’inserire nella collezione “Il Piccolo Führer”, l’ultimo lavoro di Daniele Fabbri e Stefano Antonucci.
Dopo il successo di “Quando c’era lui” il duo torna creando una vera e propria parodia che ha al centro della narrazione Adolf Hitler nei panni di un piccolo principe un po’ particolare. Il risultato finale è assolutamente geniale, dai ratti a rappresentare gli ebrei alla ricercata scelta dei nomi dei pianeti che il Piccolo Führer visita durante il suo viaggio.
Fabbri continua ad informare divertendo (nonostante a mente fredda la visione di insieme sia amara e agghiacciante come ogni cosa che riguarda questo signore psicopatico) accompagnato dai geniali disegni dai colori pastello di Antonucci.
Una lettura breve per farsi due amare risate.

Copertina rigida:
98 pagine
Editore: Shockdom (5 ottobre 2017)
Collana: Fumetti crudi
Compra: amazon

© Giulia Cristofori

 

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