Capitan Palermo – Zone d’ombra

Capitan Palermo – Zone d’ombra

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La notte è il mio Mondo.
Di giorno sono un umile geometra della bassa, con la passione per la lettura (e per altre settordicimila cose…).
Ma di notte, oh la notte, mi trasformo.
Indosso la mia calzamaglia attillata. Mi trucco di nero attorno agli occhi e…
Ok, va bene. Ammetto che scritta così non è che sia questa gran presentazione.
Riformulo, che è meglio.
Di notte, dicevo, indosso il mio costume rinforzato con piastre in kevlar ad alta resistenza. Carico le mie armi e nascondo i miei tratti nella maschera e nel mantello che trasformano la mia identità in quella di vigilante.

La notte è mia e io sono il flagello dei cattivi.
Perché io sono il solo e unico…
DRIIIINNN
Il telefono, ma chi può essere a quest’ora?
“Pronto?”
“Grana Alen?”
“Sì, ma chi…”
“Non ci faccia domande alle quali non possiamo rispondere. È caldamente invitato a riporre gli abiti da supereroe e stare a casa.”
“Ma come… chi vi ha detto del costume? Chi vi…”
“Le ho già detto di non fare domande alle quali non possiamo rispondere. Non ha il dono del superudito, da quel che capisco. Da questa sera è esonerato dal fare, beh, dal fare quello che voleva fare.”
“Ma…”
“La notte non ha più bisogno di Eroi. Abbiamo un Super per ogni città italiana, un Capitano. Non c’è bisogno del suo (risata in sottofondo) servizio.”
TUTUTUTUTUTUTUTUTU
Mi guardo attorno, affranto.
L’Italia non ha più bisogno di supereroi improvvisati. L’Italia è protetta dai Capitani.
Pazienza, vorrà dire che mi guarderò qualche serial arretrato. Che, a dirla tutta, il kevlar poi mi tirava un po’ nelle parti basse. 


Ooooooooook!
Ben ritrovati tutti all’ennesimo delirio del qui presente.
Lo so, lo so, avete cliccato sul link pensando che sarebbe partita la recensione di un fumetto e, invece, avete assistito al teatrino mentale che ogni giorno si sviluppa nella mia testa. O almeno da quando leggo fumetti.
E quindi da molto tempo, sì.
Diciamocelo, tutti abbiamo sognato di vestire i panni di un supereroe, di sfoggiare un superpotere (che non fosse quello di rimanere sveglii davanti all’ennesima puntata di Mr. Robot, per dire) e di salvare qualche donzella in pericolo.
Da oggi non si può più. Eh, no.
Perché l’Italia è ormai controllata dall’occhio vigile dei Capitani. Un manipolo di individui ideati da Fabrizio Capigatti sulle pagine degli albi di Venezia Comix.

Se poco tempo fa vi ho presentato i volumi dedicati a Capitan Venezia e la Lupa (relativamente i protettori di Venezia e Roma) a questo link, ora è il turno di andare più giù nello stivale e fare la conoscenza di un nuovo Super: Capitan Palermo!


Il volumetto n.0 dal titolo “Capitan Palermo – Zone d’Ombra” è il nuovo tassello dell’Universo dei Capitani ideato da Capigatti e qui rappresentato graficamente da Daniele Sapuppo, sotto una granitica copertina di Giulia Adragna.
È un antipasto, un numero 0 che getta le basi per il personaggio e per la sua storia collegata (tramite i supercattivi) a Capitan Venezia e al suo gruppo di Eroi.
In una Palermo controllata da politici corrotti e truffatori dediti al riciclaggio e sfruttamento dei lavoratori clandestini, viene rinvenuto il corpo congelato di un uomo. Un gruppo governativo si assicura di non lasciarlo in mano nemica e di trovare un sistema per risvegliarlo dal torpore e ridare alla città il suo guardiano: Capitan Palermo! 

Molti i punti di contatto con le storie americane di supereroi: un gruppo simile allo Shield, un capo simpatico come un Nick Fury al quale abbiano spruzzato un limone nell’occhio buono, una collega provocante e dalle doti assassine come la Vedova Nera e un boss del crimine alla Kingpin.


Tutto già visto, quindi?
No, o almeno, al momento no. Per quanto la traccia narrativa possa prendere a piene mani dalle vicende oltreoceano, il plot presentato è frizzante e integrato bene nelle dinamiche più terra-terra italiane.
Vedremo.
È un buon punto di partenza, soprattutto considerando che la presentazione dell’albo è notevole.

Ottimo il comparto grafico con situazioni dinamiche e leggibili. Un buon uso dell’anatomia che gioca sul sottile filo del cartoonesco e del realistico. I colori sono sfruttati bene e anche nello studio dei personaggi si denota la ricerca e l’accuratezza delle prove.
Il costume di Capitan Palermo, poi, è veramente una figata!
La storia di Capigatti s’inserisce bene nel quadro generale che vuol creare, un ottimo tassello per il proseguimento dell’Universo che sta portando avanti. Dialoghi frizzanti e spiegazioni che non incorrono nel brutto problema della noia, anzi, riescono a essere dinamici anche nelle situazioni meno esplosive. 

Mi ripeto, dunque: un buon inizio per il personaggio, sperando di rivederlo presto e di poter aggiungere un altro eroe alla scacchiera dei “buoni”.
Cosa manca, a mio modesto parere?
Manca un vero e proprio crossover che li unisca tutti e, magari, un gran cattivo che riesca a tener loro testa.
Ma ho idea che questa speranza non tarderà a essere esaudita, vero?!


Capitani Italiani

Capitan Palermo n.0 – Zone d’ombra
Idea e sceneggiatura: Fabrizio Capigatti
Illustrazioni, colori e lettering: Daniele SapuppoCopertina: Giulia Adragna
(Venezia Comix)
Genere: supereroistico

© Alen Grana

 

 

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