#crunch38 | Alice Berti

#crunch38 | Alice Berti

"Shake up your tired eyes The world is waiting for you" - Oasis

29 dicembre. Ufficialmente l'ultimo giovedì dell'anno. Il tempo gocciola via veloce risuonando nelle stanze e nella testa, il fiato si fa corto per l'affannosa corsa ad ostacoli tra propositi mantenuti e promesse infrante. Servirebbe un incantesimo per affrontare lo sprint finale. Noi di CrunchEd non potevamo, quindi, che chiudere in grande stile e con la magia i morsi quadrati del 2016, augurandovi di scuotere via i tremori dagli occhi per fare spazio alla bellezza. Alzate lo sguardo al cielo, lasciatevi incantare dal passaggio di Alice Berti, una streghetta artista in volo direttissimo verso il mondo Disney. Venti anni ma con un curriculum di tutto rispetto, Alice Berti è un'illustratrice e già insegnante di disegno manga, con valanghe di sogni nel cuore e con un'opera prima in uscita nel 2017. Con superpoteri così non potevamo che incuriosirci. L'abbiamo intercettata tra una nuvola e un'altra e ne abbiamo approfittato per farle qualche domanda:

Parlaci di te. Ti abbiamo scoperto grazie alla tua pagina facebook e al tuo profilo instagram, qui in Crunched siamo però molto affamati e curiosi. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? Dove altro possiamo trovare i tuoi lavori? Che progetti ci nascondi?
Ciao a tutti, io sono Alice e ho vent'anni, al momento mi occupo di illustrazione e fumetto! Disegno da quando ho memoria, sono cresciuta con i film Disney e le Witch che mi hanno influenzata tantissimo quando ero bambina, assieme ai cartoni Giapponesi come Doremì e Card Captor Sakura.
Per quanto riguarda i miei lavori al momento sto lavorando al mio primo fumetto che uscirà al Romics di Aprile per Upper Comics, non vedo l'ora di potervi raccontare di più a riguardo!
E parlando di social mi potete trovare praticamente ovunque!
Uso più di tutti Facebook, Instagram e Tumblr per quanto riguarda i miei lavori, per svago invece mi trovate anche su Twitter (dove adoro commentare le mie serie TV preferite o le gare di pattinaggio di cui sono molto appassionata!).

C’è un autore in particolare che ti ha illuminato? In altre parole, c’è un gruppo musicale, un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
Su questo argomento potrei parlare per ore, ma cercherò di farla breve: amo tantissimo l'arte in tutte le sue forme e credo che il mio stile risenta di tutte queste influenze. Adoro moltissimo il balletto, il pattinaggio, la musica, la letteratura, la storia dell'arte... le maggiori influenze comunque vengono sicuramente dal cinema: Brittney Lee è un'artista della Disney a cui devo davvero moltissimo, così come Armand Serrano, che ho avuto il piacere di avere come insegnante durante un workshop a Roma giusto poche settimane fa. Credo che in assoluto l'influenza Disney si possa percepire moltissimo nel mio stile, mentre le tematiche variano in base ai miei gusti personali e le mie passioni.

I tuoi lavori urlano un grande amore per il disegno in tutte le sue tecniche e gli stili, dall’illustrazione per l’infanzia al manga, passando per il fumetto europeo alla Stefano Turconi e Teresa Radice, come tratti. Qual è lo stile che preferisci e che pensi ti rappresenti meglio?
Grazie mille, mi fa molto piacere si possa percepire questo dai miei lavori! Se devo essere sincera sento di essere ancora in una fase di sperimentazione, essendomi lasciata il mondo del manga alle spalle solo da pochi anni. In ogni caso sto cercando di indirizzarmi verso uno stile più pittorico e introspettivo e sopratutto molto più europeo: vorrei riuscire a far emozionare più che confezionare una cosa bella e basta. Se invece parliamo di tecnica mi concentro molto sul digitale perché dà possibilità infinite (ed è economico), ma il mio media tradizionale preferito sono le tempere e gli acrilici, senza togliere nulla alla penna, con la quale adoro fare i classici sketch.

A proposito di arte manga. Sappiamo che hai recentemente iniziato un corso di disegno manga in veste di insegnante alla Manga School di Mestre. Parlaci di questa esperienza. Come sta andando?
La Manga School è un posto fantastico! Ho due colleghe meravigliose e tutto lo staff del VeneziaComix (che si occupa della gestione dei corsi) è sempre super disponibile e cordiale. Al momento io non ho ancora tenuto lezione (i corsi sono iniziati giusto la settimana scorsa) ma ho avuto modo di conoscere alcuni studenti agli eventi organizzati da VeneziaComix negli scorsi mesi e sono rimasta molto colpita dal talento e dalla voglia di fare di questi ragazzi. Spero di essere in grado di passare loro una buona dose di motivazione oltre che gli insegnamenti base dell'anatomia o del fumetto.

Sfogliando con ingordigia i tuoi lavori, abbiamo notato che disegni spesso personaggi legati al mondo delle serie tv estere (Game of Thrones e Stranger Things) e del cinema straniero, di Wes Anderson e Disney su tutti. Hai mai pensato di lavorare proprio nel settore cinematografico, magari nell’animazione? Cosa pensi del cinema italiano, hai mai disegnato qualcosa legata ad un film o a una nostra serie tv?
Come dicevo prima il cinema è sicuramente la mia fonte principale d'ispirazione e influenza. Wes Anderson è il mio regista preferito e amo da impazzire le serie TV (tra cui appunto Game of Thrones è una delle mie preferite). Il mio obiettivo principale è proprio lavorare in questo settore: come moltissimi artisti punto ai Walt Disney Animation Studios come Visual Development Artist, ma anche lavorare a fianco di Wes Anderson non mi dispiacerebbe affatto ahahah! Parlando di film Italiani sono innamorata del cinema di Sorrentino (The Young Pope è stato fenomenale) e di recente mi sono appassionata anche a qualche serie come “L'Allieva” o “I Medici”, anche se il miglior prodotto cinematografico degli ultimi tempi a mio parere è stato “Lo chiamavano Jeeg Robot” per la quale ho sviluppato una specie di ossessione! Ho anche avuto modo di lavorare nel cinema italiano: quest'estate ho realizzato lo storyboard del film “L'ultimo desiderio”, diretto dal regista Antonio Padovan e tratto dal romanzo di Ervas “Finché c'è prosecco c'è speranza”, che uscirà l'anno prossimo nelle sale. È stato davvero emozionante, sopratutto andare sul set e poter avere a che fare con gli attori e la troupe: un'esperienza sensazionale che spero di aver modo di ripetere quanto prima!

Sul tuo profilo Facebook saltano all’occhio le tavole di una webcomic musicale pubblicata su webcomics.it, “Rock and Roll High School”. Cade a fagiolo la domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
Il mio rapporto con la musica è davvero molto profondo: sono cresciuta in un ambiente ricco di musica (mia mamma è bassista e mio papà canta e suona la chitarra), mentre io suono il basso e amo molto cantare! È una cosa a cui non potrei mai rinunciare, assieme al disegno e al pattinaggio che sono le mie passioni più grandi in assoluto. Come avrete capito anche dalla frase che ho scelto per l'illustrazione, la mia band preferita sono gli Oasis, ma tra gli artisti che apprezzo di più ci sono anche David Bowie, Nirvana e Led Zeppelin, solo per citarne alcuni. La musica rock è sicuramente quella che mi influenza di più, ma amo ascoltare di tutto, in particolare il Jazz, il Blues e la musica classica. Rock and Roll High School è nata proprio da questa mia passione: un giorno stavo ascoltando l'omonima canzone dei Ramones e ho fatto uno schizzo di Jecky, la protagonista.
Il fumetto è nato molto tempo dopo come “sfida personale”: volevo vedere se ero in grado di realizzare una storia con dei personaggi coerenti e interessanti, il fatto di pubblicarlo come webcomic era solo per convincermi a non lasciarlo a metà (mi stanco facilmente se non ho una buona motivazione) e sinceramente non mi sarei mai aspettata così tanto interesse da parte dei lettori, è stato davvero elettrizzante!

Un classicone: Progetti futuri? A cosa stai lavorando?
Come ho detto prima, al momento sto lavorando al mio primo volume cartaceo in uscita al Romics di Aprile per la casa editrice “Upper Comics” (e successivamente disponibile anche online e in fumetteria) dal titolo “Arabelle & Pica”, ma non posso svelarvi di più per il momento! Per il resto ho in corso un'altra breve storia per il collettivo Nuname, con la quale ho già lavorato negli scorsi anni, e il mio lavoro da insegnante alla Manga School. Poi come tutti ho in testa molti progetti personali: un artbook per bambini, un libro scritto anni fa che è ancora in cerca di una casa editrice, e si spera altro lavoro nel mono del cinema. Pian piano arriverò anche a quello!

Grazie ancora per l'opportunità e per l'interesse nel mio lavoro, mi ha fatto moltissimo piacere! 

Grazie a te, Alice! A presto!

Potete mordere i lvori di Alice Berti qui:
http://aliceberti.carbonmade.com
https://www.facebook.com/alicebertiart

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