crunch242 | Alessandra Finiello

crunch242 | Alessandra Finiello

«Io penso spesso che la notte sia più viva e più riccamente colorata del giorno».
Vincent Van Gogh



Ciao  Alessandra e benvenuta tra i morsi quadrati. Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? 

Salve a voi e piacere di essere qui, è davvero una grande gioia per me. La mia storia d’amore con il disegno inizia da piccolissima, credo all’asilo giù di lì, ero una bimba che passava le giornate a giocare disegnando. Ho avuto la fortuna di avere un fratello maggiore che chiamerei “un talento puro” del disegno, quando io avevo circa 8 o 9 anni lui frequentava il liceo Artistico, ho iniziato a guardare quello che faceva lui con gli acquerelli e da lì ho iniziato a provare anche io fino a non smettere più, ho iniziato a seguire le sue orme, frequentando lo stesso liceo e poi l’Accademia, insomma forse sono stati i famosi “neuroni specchio” che quando siamo piccoli sono molto più sviluppati ma di fatto è nato tutto come una forma di emulazione che poi è diventata totalmente una cosa mia, una passione totale in cui mi sono immersa e che ora accompagna tutte le mie giornate.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?

La citazione di Van Gogh l’ho scelta perché quest’estate ho letto finalmente il libro dove sono raccolte le sue lettere e devo dire che al di là della sua bellezza e fascino per la storia di questo artista meraviglioso, alcune delle sue frasi mi hanno fatto tremare ed emozionare. Mi sono sentita “capita” sotto alcuni punti di vista. Ho sempre amato di più la notte che il giorno, anche per disegnare in genere ma soprattutto il cielo e le stelle con tutto ciò che ne consegue (Astronomia, Astrologia,Mitologia) mi hanno sempre catturata, non esagero, ma ci passo anche delle ore a guardare le stelle e le notti di luna piena, sono un conforto in alcuni momenti, e sono magiche per me.

Nei tuoi lavori si alternano apparizioni familiari e volti noti a personaggi sconosciuti e nuovi. Da dove vengono i primi è intuibile ma gli altri chi sono? Hanno una storia e una direzione o sono visioni improvvise impresse sul foglio?

Diciamo che di base, solitamente sono sempre personaggi femminili. Sono un’appassionata di cinema, e quindi spesso quando un film mi piace e un personaggio mi colpisce per i lineamenti o per la personalità, mi piace molto illustrarli, è una cosa che mi diverte fare, altre volte invece, quando non ho commissioni o progetti da mandare avanti, mi “sfogo” disegnando ciò che mi và di disegnare,lascio andare i pensieri e vengono fuori personaggi, (quasi sempre donne), frutto della mia immaginazione. Spesso sono donne dai lineamenti orientali, o esotici perché ho una sorta di fascinazione per quei lineamenti che trovo estremamente sensuali e dolci.
C’è in me una sorta di attrazione per l’Oriente e il Giappone soprattutto da quando studiai in Accademia alcuni artisti come Hokusai e Utamaro. Mi affascina quella cultura così misteriosa e lontana,adoro la loro disciplina, il modo in cui disegnano e vedono l’Arte.

C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?

…forse sarò ripetitiva, ma Van Gogh per me è l’essenza stessa dell’arte. La sensibilità e la sua enorme passione e forza d’animo che mi spinge un po’, a cercare sempre di migliorare, di dare di più, di prendere in mano ogni giorno la matita (o l’applepencil) e a disegnare. Capisco un po’ la sua “ossessione” e quando diceva che la parola artista significa “sempre alla ricerca,senza mai trovare”. Mentre per quanto riguarda artisti contemporanei, mi piace molto seguire una serie di artisti spagnoli, uno fra tutti è Conrad Roset, il creatore dell’estetica del videogame “Gris”, il suo stile per molti anni è stato un faro nella notte per me, anche lui acquerellista è da lui che ho iniziato a perseguire una certa strada stilistica. Come lui, Elena Garnu, Tito Merello e Paula Bonet.

Nella realizzazione delle tue opere non trascuri né il digitale né le tecniche tradizionali. Ti approcci diversamente alla progettazione di un’immagine a seconda del supporto? Programmi dall’inizio quale tecnica utilizzare o scegli istintivamente?

Negli ultimi anni ho quasi totalmente abbandonato carta e acquerelli classici, il digitale mi ha quasi totalmente assorbito anche se alcune volte sento la necessità di disegnare almeno lo sketch iniziale su un foglio e poi digitalizzarlo, mi serve spesso per fissare l’idea iniziale, l’impulso iniziale. Ma certe volte ritorno alla tavolozza se ad esempio mi va di dare un effetto particolare che il digitale non può dare, credo che ormai l’uno non escluda l’altra, il digitale purtroppo vince per una questione di comodità, ma sono dell’idea che periodicamente è bene alternare e ritornare alle origini.

Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?

Ovviamente è fondamentale, la musica è costantemente in sottofondo mentre lavoro, ultimamente ascolto quasi solo la radio (Virginradio) per scoprire anche artisti nuovi. Aiuta a rilassarmi, concilia “il viaggio”.
Prediligo il Rock, e ho una sorta di venerazione per i Fab four, i Beatles. Credo che su di loro non serva aggiungere altro, per me sono un credo, una religione.

Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?

Attualmente sono a lavoro su una storia da illustrare, una storia molto bella che parla proprio di stelle, luna, mitologia... stiamo creando insieme all’autrice un progetto da presentare a degli editori e che (incrocio le dita) possa diventare una pubblicazione. I progetti futuri sono tantissimi, mi piacerebbe molto approfondire l’animazione 2D e tentare di dar vita ad un breve corto animato, spero soprattutto di poter continuare a lavorare a progetti nuovi che mi facciano crescere artisticamente.


Grazie Alessandra, noi ti continueremo a seguire

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