crunch237 | AlePuro

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«… la nebbia, cancellando il mondo intorno, gli permetteva di conservare nei suoi occhi le visioni dello schermo panoramico, Anche il freddo si era attutito, quasi che la città si fosse rincalzata addosso una nuvola come una coperta.»

Marcovaldo, italo Calvino

 

Ciao Ale e benvenuto tra i morsi quadrati! 

Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? 

Ciao!! Grazie a voi! 

Allora, penso che il momento in cui capii di essere innamorato del disegno, risale a quando avevo 17 anni, in quel periodo cominciai ad interessarmi al rap e alla cultura hip hop.. questo mi ha portato a conoscere il mondo del Writing ed è grazie ad alcuni ragazzi della mia citta che ho potuto addentrarmi ed imparare il più possibile sui graffiti, partendo dal lettering per poi arrivare al figurativo questo lo ritengo il mio punto di partenza!

 

Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?

Marcovaldo è il mio libro preferito… se potessi scegliere un libro da illustrare, sarebbe certamente questo, anche io sono un po un Marcovaldo e questa parte di testo che ho riportato, a parer mio, è una delle scene in cui lo rappresenta di più!

 
 

Il tuo stile è memorabile, con i suoi colori netti e vivaci e forme essenziali ricorda il linguaggio visivo dei bambini attraverso un’esperienza tecnica adulta. Come si è sviluppato questo tuo modo di esprimerti? Hai semplificato e riassunto linee e forme nel corso del tempo o hai perfezionato uno stile nato già minimale?

Il modo che ho per esprimermi si è evoluto nel tempo, iniziando dai graffiti, sono partito con un’idea di rendere unico lo stile del mio lavoro a prescindere dalla superficie su cui dovevo lavorare, quindi poter realizzare lo stesso figurativo sia su un cartoncino, una tela oppure una parete… rimanendo però sempre fedele ai miei gusti, che con la mia voglia di essere piu semplice e diretto possibile mi stanno portando, in maniera graduale, a rendere le mie immagini il più minimali possibile

  

C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?

I primi in assoluto sono stati Jean Michel Basquiat come pittore e Quentin Blake come illustratore, loro sono quelli che ho adorato sin dall’inizio.

Quentin blake perché  il primo libro che ho letto era le streghe di roald dahl, da lì ho cominciato a leggere solo libri che avessero le sue illustrazioni, mentre JMB è stato il primo artista che ho conosciuto, ricordo sempre con piacere la mia prof di economia aziendale che notando la mia ossessione per i graffiti, mi ha fatto il nome di artisti che hanno iniziato la loro carriera proprio dai graffiti, come keith haring e appunto jean michel basquiat.. questo mi ha aperto gli occhi sul mondo dell’arte.

Al momento oltre loro, ho tantissimi punti di riferimento, tra i principali potrei nominarti Munari, Savignac, Lora Lamm, Pino Tovaglia, Folon

 

Cosa ispira i tuoi piccoli protagonisti? Cosa pensano dietro il loro sorriso innocente e rassicurante? Cosa ci dicono invece gli occhi enigmatici di quei soggetti che invece non hanno bocca?

La  cosa che piu ispira i miei personaggi è la quotidianita, perdermi in qualche momento banale ma senza sapere il perche, mi affascina, fotografarlo nella mente, e trovare il modo di renderlo unico… proprio come fanno i bambini

Dietro il loro sorriso c’è una storia… non si sa bene che tipo di storia sia, alcune volte bella e altre meno, fatto sta che con il loro sorriso riescono ad affrontare ogni situazione.

Invece per quanto riguarda i figurativi senza la bocca, forse è per il fatto che non riesco a parlare molto in pubblico … mi impappino sempre, perdo il filo del discorso, sono un disastro.. ma non lo dico per dire, davvero!!

Quindi a volte decido di non disegnare la bocca per simboleggiare il fatto che ci si puo esprimere in tanti altri modi senza dover per forza parlare… dire la tua senza dire niente.

  

Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni? 

Ascolto tantissima musica, ma di tutti i generi.. dipende dal momento e dall’umore…mi piace molto il jazz anche se non sono un esperto, pero quando mi capita di usare la musica per prendere ispirazione, allora, solamente cantautorato italiano anni 60/70, ci sono alcune canzoni, che immaginandole, si potrebbe creare una storia illustrata.

 

Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?

Intanto grazie a voi per questa bella intervista! Allora fino al 14 ottobre c’è la mia mostra personale alla Giorgio Chinea art cabinet a Padova, è stata la prima collaborazione con Giorgio, ma sicuramente  verranno in futuro altri progetti insieme. Poi in programma sto riprendendo i laboratori nelle scuole, piu qualche parete da dipingere ma si sta facendo ancora fatica a riprogrammare un po di cose dopo la ripartenza… un progetto nuovo a cui ho lavorato con le mie illustrazioni e che mi piacerebbe prenda forma, in realtà c’è, pero sto cominciando a diventare superstizioso su queste cose, quindi non vi dico altro… pero se verrà pubblicato, vi avviso! ;) 

Grazie a te Ale!

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