#crunch207 | FumettiniTristi

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"Stop whispering, start shouting" - Radiohead
Smetti di sussurrare, inizia a urlare.

Ciao Chiara e benvenuta tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo? 
Ciao! Grazie mille per avermi dato questa grande opportunità. Ho cominciato a disegnare da quando ne ho memoria, ho avuto la grande fortuna di nascere in una famiglia di artisti, mio nonno è stato un pittore abbastanza noto nelle mie zone, mio padre ha fatto il grafico per anni e mia madre ne è sempre stata appassionata. Hanno notato quasi da subito una grande propensione per l'arte in generale e devo molto a loro che, appena avevano la possibilità, mi portavano ai vari musei e mi lasciavano ammirare i più grandi capolavori della storia, per non parlare di tutti i libri e documentari che puntualmente richiedevo.
Tutt'oggi è una cosa che amo fare e che mi rilassa tantissimo poter andare alle mostre anche se spesso mi imbatto nella sindrome di Stendhal che purtroppo mi provoca sensazioni spiacevoli e qualche volta mi fa svenire (ma penso sia la rappresentazione più totale di quanto io possa amare questo mondo ahah).
Tutto ciò mi ha spinto sicuramente a iniziare a disegnare, a ricreare quello che vedevo, da piccola adoravo copiare ciò che vedevo e tenere tutti i disegni come se fossero pietre preziose che dovevano essere custodite accuratamente. Le più belle venivano esposte sul muro e a quei tempi (ma ancora oggi) era un onore!


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?

La citazione che ho scelto è una frase di una canzone dei Radiohead che si chiama "Stop Whispering" e ci tengo molto per due motivi: il primo è l'amore incondizionato che provo per questo gruppo, li ascolto da quando ero molto piccola poiché mio padre metteva spesso i loro cd sullo stereo per farmi addormentare o per farmi giocare. Mi ritrovo spesso a disegnare con la loro musica in sottofondo, riesce a creare un mood che poche volte riesco a trovare ascoltando altri generi. La seconda è il messaggio che trasmette, ogni giorno cerco di esprimere ciò che provo creando.
Fino a poco tempo fa tendevo a trattenere tutto per paura di pareri negativi o di sbagli che, ad oggi, sono quelli che preferisco più fare e che reputo essenziali e solo ultimamente sto cercando di condividere il più possibile, di fregarmene ,di rispondere alle critiche nel modo più costruttivo, e forse, più naturale possibile. Sono arrivata alla conclusione che spesso si vive nell'ombra pensando di essere nati per restarci quando in realtà basta spostarsi un po' verso la luce per rendersi conto che in realtà si è più luminosi di quanto spesso si tende a pensare.


Come nascono i fumettini tristini? Sono guidati da emozione e ispirazione o sono pensati e progettati prima di arrivare al foglio?
I fumettinitristini nascono su carta una sera qualunque mentre in testa ci sono da una vita in realtà.
Ho pensato che mi serviva un modo per sfogare il più possibile ciò che trattenevo nel mio cervello che stava praticamente marcendo in quel periodo e il modo più veloce e forse più divertente era proprio disegnarlo e scriverlo. Diciamo che è una sorta di terapia psicologica dove lo psicologo sei te stesso e ti esamini da solo una volta che hai finito e rimani solo con la tua tavola completata. Il procedimento è puramente casuale, a volte rappresento cose che scrivo alle 5 del mattino, altre volte disegno e ci butto sopra frasi e pensieri del momento e altre volte invece quando sono un po' più pensati mi piace stendere schemi e linee temporali che a volte seguo e a volte perdo totalmente.


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?

Ci sono davvero un sacco di artisti che mi stimolano non solo a continuare a disegnare ma letteralmente a continuare a sognare, che è forse l'essenza della vita di ognuno. In primis sicuramente c'è mio nonno che per me è stato un maestro, mi ha insegnato a guardare le cose sotto un punto di vista "diverso", a guardarle con anima e corpo.
Di artisti famosi il primo che mi ha fatto pensare "wow, esiste un mondo del genere?" è Gipi che tutt'oggi irrompe nella mia libreria e che riesce ad affascinarmi e a emozionarmi. Successivamente Zerocalcare che è l'unico che riesce a tirarmi su il morale nei momenti peggiori e che ammiro non solo come fumettista ma soprattutto come persona. E poi ovviamente essendo appassionata sto piano piano cercando di farmi una cultura generale (Pazienza, Ratigher, Cuello, Dr.Pira, Martoz, Madrigal e tantissimi altri).
Invece uno scrittore che mi ha sempre affascinato è Palahniuk.


Nei tuoi lavori si alternano tavole lapidarie in bianco e nero e illustrazioni caratterizzate da una varietà di colori vividi e indomabili. Come concili queste due componenti? Convivono pacificamente o sono due entità avverse l’una all’altra?

Il mio rapporto con i colori è direttamente proporzionale al mood del momento in cui realizzo qualcosa. Banalmente se un giorno sono depressa mi ritrovo ad utilizzare il fidatissimo bianco e nero mentre se mi sveglio attiva utilizzo colori sgargianti Penso sia un'ulteriore modo per rappresentare a pieno ciò che provo. Poi qualche volta li utilizzo per fissare, diciamo, un concetto e per dare continuità o stacchi alle vignette.  


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?

Per me la musica è il secondo amore più grande della mia vita,dopo l'arte. Ogni momento nella mia quotidianità è rappresentato da una canzone o da una melodia, ci sono addirittura avvenimenti molto importanti in cui ricordo solamente la canzone che avevo in quel preciso istante in testa e a malapena le persone che ne fanno parte. Il potere che ha di trasportarti in un universo parallelo da un momento all'altro è incredibile, a mio avviso. Di conseguenza ascolto sempre qualcosa nella giornata, di qualsiasi tipo e mentre disegno è essenziale. Per me la musica è come un fidato amico perennemente ubriaco e molesto che spesso da fastidio nei momenti meno opportuni e che non sai come allontanare perchè gli vuoi bene.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Ringrazio di nuovo voi per avermi dato questa meravigliosa possibilità e per l'intervista davvero divertente!
Sicuramente il mio progetto principale è quello di continuare a crescere, di imparare giorno dopo giorno e se riuscirò di frequentare una scuola specializzata in fumetto o un corso.

Nel mentre sto cercando di realizzare una graphic novel, da zero, a cui tengo davvero tantissimo e che racconta un po' peripezie che sto affrontando e che ho affrontato.
Spero davvero che qualcuno l'apprezzerà e le darà una possibilità di vita, sarebbe bello poter dare un pò di conforto a chi sta vivendo nella mia stessa situazione.

A presto!

Grazie a te Chiara e a presto!
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