#crunch149 | Alessandro Vangi

#crunch149 | Alessandro Vangi

"Birds born in a cage think flying is an illness." Alejandro Jodorowsky


Ciao Alessandro, benvenuto! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?
In realtà disegno da quando son nato, mi ha sempre divertito e rilassato un sacco disegnare. Già dall’asilo e le elementari passavo tutte le lezioni a scarabocchiare e creare personaggi tra i quaderni e i libri di scuola. Però è da quando ho compiuto 16 anni che ho deciso di iscrivermi alla Scuola del Libro a Urbino per specializzarmi in Illustrazione, e ora probabilmente mi iscrivevo a Jesi all’accademia di Comics, e spero che questa strada mi porti a buoni risultati e riesca a realizzare il mio sogno.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Mi ha sempre attirato l’idea di capire il modo per liberarsi dei propri schemi mentali instaurati nella nostra testa da quando siamo nati, attraverso le altre persone che a loro volta sono state “istruite” a seguire un certo adattamento sociale, ma soprattutto attraverso la società stessa, che è il contenitore immaginario dove noi viviamo, creatasi dai nostri stessi canoni mentali che si sono radicati ogni anno di più. Uno dei più grandi scopi nella vita di tutti è secondo me liberarsi da queste catene e capire realmente chi siamo, capire la verità che racchiude l’Universo e capire tutta la finzione che il sistema ci propone continuamente con cose totalmente inutili alla nostra realizzazione. Inoltre, amo tantissimo Jodorowsky e sono un fan accanito del suo capolavoro “Holy Mountain” e lo considero un Maestro di vita.


Osservando i tuoi lavori è impossibile non ritrovarsi con gli occhi inerti bombardati da una caotica e indiscriminata bolgia di colori. Ti esprimi attraverso essi o sono loro a servirsi di te?
In realtà ho cominciato così per gioco ad utilizzare tutti questi colori, utilizzando pantoni, e vedevo che davano un effetto molto psichedelico all’immagine, la strutturavano e la rendevano solida, oltre che trasportarti in un mondo fantastico, dove purtroppo nella realtà in cui viviamo, la gente tende a scordarsi delle migliaia di tonalità e colori che la circondano, e anche per questo ho deciso di portare avanti questo stile per raccontare eventi fuori dal comune e illuminare ciò che lo spettatore vede. Piano piano comunque, sono stati loro ad impossessarsi di me, col tempo si è radicata sempre di più in me la voglia di bombardare l’immagine di colori, e loro mi arrivano in aiuto in automatico appena devo dare colore all’immagine su cui sto lavorando, come se sapessi già quali colori utilizzare per raccontare a chi guarda le mie immagini un fantastico viaggio in un’altra realtà.


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
È iniziato tutto interessandomi a cose come la meditazione e la psichedelia. Subito dopo, ho scoperto i lavori di Gianluca Lerici (Prof. Bad Trip), di cui mi sono innamorato completamente, e mi ispiro tantissimo ai suoi lavori. Guardo anche molti disegni e flash di vari tatuatori per esercitarmi, e infatti riporto molto lo stile del tatuaggio nei miei disegni. Adoro anche Killer Acid, Alex Grey, Salvia Droid, e tantissimi altri pittori o artisti visionari, che mi danno migliaia di idee per creare nuove opere. Ultimamente sto leggendo molto Moebius e guardo anche molte immagini di artisti SciFi degli anni ’80, che trovo totalmente fuori di testa e capaci di portarti nel loro magico mondo con immagini e opere che sembrano venute da un altro pianeta.


Così come i colori anche i soggetti sono molteplici anche quando condividono la stessa immagine. Come ti approcci ad una nuova illustrazione? Si impone come una visione o la componi un pezzo alla volta sul foglio?
Cerco di riempire il foglio il più possibile, in modo da dare allo spettatore l’idea di essere in un trip allucinante, dove non capisce quasi più la centralità del disegno, e viene trasportato nel mio Universo, dove niente è reale o forse è solamente un’altra frequenza di realtà. Generalmente comunque penso inizialmente ad un tema generale, dove imposto un soggetto..anche se piano piano gli altri elementi vengono dopo avere disegnato i soggetti principali, e lentamente si crea una costruzione fatta da elementi che riempiono tutto il foglio.


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica penso tra le cose che più adoro ed è fondamentale nella mia vita e nella creazione della mi arte. In realtà adoro tutti (o quasi) i tipi di musica, ma quando disegno, per avere idee e facilitare l’immaginazione adoro ascoltare musica Chillout, Psymbient, ma anche generi come lo Space Rock, adoro i Kraftwerk, i Rockets, i Beatles, i Love e i Canned Heat, ma tanti altri gruppi che vanno dagli anni ’60 agli anni ’80 e mi generano miriadi di idee. Adoro anche Franco Battiato, che come Jodorowsky è secondo me un grandissimo artista e i messaggi che esprime con la sua musica sono di un livello e una profondità impressionante rispetto alla maggior parte della musica italiana e non.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando? Per ora ho intenzione di iscrivermi a Jesi alla scuola di fumetto e illustrazione per migliorare la mia tecnica e imparare nuove cose, in modo da perfezionarmi sempre di più. Da poco ho preso il via a partecipare ai vari festival di Autoproduzioni ai vari Comix, come il Bordafest, Ratatà, e tanti altri di cui presto parteciperò, portando con me stampe adesivi e maglie con i miei lavori. Spero tanto che questa mia passione si trasformi in un lavoro, magari ricevendo apprezzamento da qualche casa editrice e riuscendo a lavorare per loro. Mi sto esercitando anche nel mondo del tatuaggio, anche se prediligo l’illustrazione e spero di fare dell’illustratore un lavoro vero e proprio.

Grazie Alessandro e in bocca al lupo per i tuoi progetti!
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