#crunch133 | Alessandro Spedicato

#crunch133 | Alessandro Spedicato

"È quello che sai che ti uccide o quello che non sai?" Afterhours


Ciao Alessandro e benvenuto tra i morsi quadrati! Noi di CrunchEd siamo molto affamati di nuove storie e ci piacerebbe conoscere la tua. Quando hai cominciato a disegnare e cosa ti ha spinto a farlo?

Disegno praticamente da quando ho memoria, fin da bambino ho sempre passato ore e ore seduto con una matita o un pennarello in mano. I miei soggetti preferiti son sempre stati i cartoni animati, che ricopiavo direttamente mentre guardavo li guardavo in televisione o che copiavo da figurine e carte. Fortunatamente non ho mai smesso di farlo, seguendo questa mia passione anche nel mio percorso di studi. Ciò che mi ha spinto a farlo è il sicuramente la voglia del mettermi in gioco sperimentando tecniche e soggetti e il creare un qualcosa che esisteva ed esiste dentro la mia testa.


Ti va di spiegarci cosa ti ha portato a scegliere questa citazione da illustrare?
Scorrendo la lista di citazioni possibili è stata quella che più mi è rimasta impressa. Nonostante non ascolti gli Afterhours, è una frase che rispecchia molto il periodo che sto passando nel quale sto riflettendo su molte cose e ponendomi molti dubbi su quelli che sono i miei dogmi... Ed insomma, mi sembra il momento e il posto giusto per "darle forma".


Tra i tuoi lavori si nota un’alternanza di tecniche e accostamenti di colori, tra bicromie, colori sono assenti o campiture digitali che giocano sulle sfumature di uno stesso colore. C’è una tecnica che ti risulta più spontanea o irrinunciabile? O è tutto parte di una sperimentazione costante alla quale preferisci non imporre regole?
Mi piace moltissimo giocare con gli equilibri visivi che si vengono a creare tra gli accostamenti e contrasti tra i colori, tra le luci e le ombre. Avendo un passato da artista tradizionale ho sperimentato parecchie colorazioni e tecniche e col tempo ho realizzato di avere una propensione per una colorazione più grafica e meno pittorica, utilizzando colori per lo più flat (le sfumature che poi aggiungo aiutano a dare calore e spessore al disegno). Generalmente questo è il mio modus operandi, anche se tendo anche sperimentare molto con i tipi di colorazioni diverse e più pittoriche (soprattutto negli sketch/studi di luce/colori). Forse l'unica vera regola che seguo è proprio quella di creare un equilibrio tra il grafico e il pittorico, ma per il resto cerco di essere il meno rigido possibile e cerco di farmi inspirare dal soggetto che sto facendo.


Scorrendo tra i tuoi disegni le atmosfere cupe si possono individuare con una certa frequenza (e non ci dispiace affatto). Fanno parte di una tua poetica maturata negli anni o le crei per pura preferenza estetica?
Nel quotidiano sono molto attento alle luci e alle ombre (è quasi una cosa maniacale) mi fermo molto spesso a fissare i giochi che vengono a crearsi sui palazzi e su altri oggetti. Penso che le atmosfere un po' cupe siano date molto da questa cosa. Non saprei dare una risposta esatta a ciò, posso dire con certezza che però mi ci sento più a mio agio rispetto a dei colori molto saturi e accesi.


C’è un autore in particolare che ha illuminato o che ancora illumina le tue opere? In altre parole, c’è un artista, uno scrittore che ti stimola a mordere la vita?
È una domanda a cui fatico a rispondere in realtà, perché ho cambiato "mentore" molte volte in base ai soggetti o alle tecniche che sperimentavo. Sicuramente uno degli artisti più influenti nella mia vita è Alphonse Mucha, in particolar modo per l'utilizzo che fa della linea. Al momento però, uno degli artisti a cui più mi ispiro o che apprezzo in particolar modo è Guille Rancel, un character designer delle Tenerife, per il modo in cui semplifica le forme e per i soggetti con molti riferimenti tribali, argomento di cui vado pazzo in questo momento, che disegna.


Domanda irrinunciabile per il palato di CrunchEd: qual è il tuo rapporto con la musica e quali vie sceglie per farsi strada fino ai tuoi disegni?
La musica ha un ruolo di co-protagonista quando disegno, ma più in generale nella mia vita. Non riesco a disegnare senza musica, non importa di che genere, ho sempre bisogno di mettermi un paio di cuffie e isolarmi dal mondo e ascoltarla. In base al mood decido il genere da ascoltare, anche se molto spesso mi piace mettere in riproduzione casuale e lasciare al caso quale musica ascoltare. Succede anche che mi capiti quella particolare canzone in quel momento preciso e la metta in loop per tutto il tempo in cui lavoro - so che è un po' malata come cosa ahah - mi aiuta molto di più a concentrarmi ed entrare nel mood.


Chiudiamo con un classicone e, intanto, ti ringraziamo per la disponibilità: progetti futuri? A cos’altro stai lavorando?
Al momento, sono studente al Centro Sperimentale di Cinematografia Dipartimento Animazione a Torino e sto concentrando le mie energie in questo campo, cercando di capire in quale settore dell'animazione mi riveda di più. Contemporaneamente vorrei portare avanti altre idee che mi frullano in testa da un po', in particolare una storia a cui tengo abbastanza, a cui voglio dedicare molto tempo quest'anno.. Oltre a questa, essendo anche teedesigner, ho intenzione di creare altri design per magliette. Al momento sono occupato nel creare una copertina di un cd di musica su committenza. Senza dimenticare il continuo studio per migliorarmi sempre di più. Sarà un anno moolto lungo e non vedo l'ora di vedere cosa mi porterà :)

Grazie Alessandro per esser stato con noi! Un grosso in bocca al lupo a te per tutti i tuoi progetti! Noi continueremo certamente a seguirti:
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