Non lasciar cadere il cielo | Vera Puoti

Non lasciar cadere il cielo | Vera Puoti

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Rio de Janeiro, 1925: Agata sa che suo marito è un giocatore incallito e forse è proprio questo fuggire ogni volta, portandosi dietro lo stretto necessario, a farlo ai suoi occhi ancora più bello, più proibito, avventuriero. Ma questa volta Carlos è andato troppo oltre: deve cancellare le sue tracce, fuggire nella foresta, rendersi irreperibile e non può farlo portandosi dietro moglie e figli, deve andare solo, vorrebbe andare solo, ma il figlio maggiore decide di seguirlo e Agata si trova improvvisamente abbandonata coi figli più piccoli, un maschio e una femmina, mentre suo marito e il figlio maggiore corrono a nascondersi nel cuore di un paese ancora selvaggio.

Inizia così per Agata uno strazio senza fine, quello di una Penelope che attende il ritorno dell'amato, consumandosi giorno per giorno, conservandosi per quel marito di cui lentamente dimentica i tratti, la voce, un fantasma a cui non riesce a dire addio.
I cognati in Brasile la circondano di affetto, i nipoti la amano, ma poi lei cede e torna in Italia, la sua terra, per uscire da quella fase di stallo dolorosa alla quale sembra condannata. Torna a Napoli, prima dai suoi, poi nella Casa dei Limoni che gestirà come residence, si scrolla il torpore, fa studiare i ragazzi, eppure questo filo rosso la tiene legata oltreoceano, sospesa, condannata ad una vita di privazioni sentimentali che la forgiano di dolente eleganza, discreta, algida seppur cordiale.
Eppure è bella, è corteggiata, ma non le interessa: ci sono uomini che fanno di tutto per restarle nel cuore ma lei non li fa entrare, intrappolata in una vita beffarda, che le porta via gli affetti più cari, poi glieli fa ritrovare giusto il tempo di gettare sale sulla ferita per poi sottrarglieli nuovamente.

Ricorda un po' le saghe familiari di Macondo, questa storia che si dipana tra sud Italia e Brasile, nei terribili decenni tra le due guerre mondiali; due realtà diverse eppure simili, tra sole e verde lussureggiante, sensualità, grandi fasti e grandi indigenze e la solidarietà di popoli fratelli, calorosi e cortesi. E poi un lato magico, contrapposta alla razionalità della veloce urbanizzazione, il cuore indio del Mato Grosso, i bororo, con quella spiritualità crudele e rigorosa, che tutto sottomette al volere degli dei.

Ad introdurre la vicenda è Carmen, la figlia di Agata, colei che più di ogni altro le è stata vicina e di cui conosciamo i sentimenti verso il padre, quelli di una bambina tradita e delusa. Ma Agata no, generosa e innamorata, non proverà mai rancore, pur avendone ben donde: una figura eterea, che fa di quel solo sentimento che prova, pur senza sentirsi mai corrisposta, compagno di un'intera vita.

Un romanzo delicato, non stucchevole, su un sentimento d'amore puro e coraggioso.

© Erika Casciello


Non Lasciar Cadere Il Cielo
| Vera Puoti

Editore: IoScrittore
Uscita: 5 dicembre 2018
Formato: Copertina Flessibile
Lunghezza: 264 pagine

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