That’s (im)possible | Cristò

That’s (im)possible | Cristò

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A distanza di anni, tanti, ricordo ancora quel mattino in cui per la prima volta riuscii a contare fino a mille. Non so perché lo feci. Voglio dire, un bambino appena sveglio ha molti modi per trascorrere il tempo. Di solito si gira di lato e riprende sonno oppure comincia a vagheggiare, sogna di infilare tre reti alla squadra dell'altro quartiere oppure medita sulla colazione che lo aspetta. Io invece, quel giorno cominciai a contare e quando raggiunsi la cifra tonda del mille mi sentii come Neil Armstrong quando mise il piede sulla luna.

Tuttavia, per quanto fossi stato capace di contare fino a mille (e la meta seguente era il miliardo!) non sarei stato capace di giocare alla più incredibile lotteria di tutti i tempi, "That's (im)possible", una lotteria in cui giocare è facile, costa pochissimo, forse è un po' scomoda perché bisogna puntare sul numero più grande che si riesce a pensare, scriverlo su un foglio e spedirlo con una busta affrancata. Qualcuno era riuscito a pensare un numero così lungo che per leggerlo ci volle mezz'ora!

La genesi, la diffusione e la fine di questa strampalata lotteria con annesso programma televisivo ce la racconta Cristò nel breve romanzo edito da Intermezzi editore.

"Una follia" dice Greg Butler, uno degli autori televisivi. "Aggiungiamo anche che il numero estratto era soltanto uno e che nessuno conosceva il metodo di estrazione e che quel numero poteva essere un numero intero qualsiasi, da uno a infinito, beh, non credo che io debba aggiungere altro. Una follia che ha cambiato per sempre le leggi della comunicazione su questo pianeta".

Il sociologo Leonardo Angrisano lo spiega bene: "Che vincere fosse impossibile era evidente anche dal particolare che il montepremi non fosse divisibile tra più vincitori. Sarebbe stato raddoppiato, o anche triplicato nel caso di una vincita multipla. Ciascun vincitore avrebbe avuto l'intera somma. Se era impossibile vincere per una persona, figuriamoci per due, cinque, dieci contemporaneamente..."

"That's (im)possible" è una lotteria dove la probabilità di vincere è praticamente uguale a zero e per questo è molto democratica. E appunto perché democratica si diffonde da Oriente a Occidente, contagia tutti, instilla nella mente degli uomini la voglia di confrontarsi e sfidare ogni limite. Perché è questo che manca all'uomo. Ha già vinto la sua battaglia contro i mammuth, le belve feroci, le paludi e i ghiacciai, le balene e lo spazio. Ha vinto addirittura contro se stesso. Non gli rimane che sfidare l'infinito.

"That's (im)possible" è un breve romanzo simile a un reportage, con paragrafi che sono le testimonianze delle persone coinvolte in questo gioco: il suo creatore, il conduttore del programma, il direttore del canale televisivo, il cameramen, una giornalista, dei matematici e comuni giocatori. Tutti insieme conducono il lettore al finale, e ne sono sicuro, è più facile che due asteroidi colpiscano contemporaneamente la terra piuttosto che indovinare il motivo per cui Bruno Marinetti, un uomo di provincia, ha ideato questo gioco.


Formato
: Formato Kindle
Dimensioni file: 295.0 KB
Lunghezza stampa: 48
Editore: Intermezzi Editore; 1 edizione (9 gennaio 2018)
Venduto da: Amazon
Lingua: Italiano

Pagine fb:
Cristo Chiapparino
Intermezzi

 © Paolo Perlini

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