Buona apocalisse a tutti! Neil Gaiman | Terry Pratchett

Buona apocalisse a tutti! Neil Gaiman | Terry Pratchett

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Eccomi qua, a cavalcare l'onda del #trendtopic, a parlarvi di un libro spassosissimo che ho divorato in pochi giorni. E la motivazione che mi ha spinto a leggerlo è una ed una sola: SERIE TV.

Sono una patita di serie tv, e dopo aver visto American Gods, un prodotto televisivo egregiamente realizzato da Bryan Fuller (Pushing Daisies, Hannibal) e Michael Green anch'esso ispirato allo strepitoso romanzo di Gaiman, non potevo non fomentarmi alla vista delle prime foto dal set di Good Omens (ispirato, appunto, a questo libro, scritto in collaborazione con Terry Pratchett) pubblicate dallo scrittore stesso su Twitter, in cui compaiono gli splendidi David Tennant e Michael Sheen:

fa-vo-lo-si!

La trama è semplice (si fa per dire): sta per arrivare l'Apocalisse. Il demone Crowley e l'angelo Aziraphale, che sono sulla terra ormai da così tanti anni da aver imparato ad amare la Terra e gli uomini (e d'aver stretto una specie di amicizia mai dichiarata) sono intenzionati a ritrovare l'Anticristo, un bambino affidato ad una famiglia umana undici anni prima, per infondere in lui buoni sentimenti che lo distolgano dal portare a termine la missione per cui è stato creato, ovvero distruggere la terra e portare Satana alla vittoria in questa lotta tra il bene e il male. Ma qualcosa non è andato come tutti credevano, e il ragazzino si dimostra essere un semplice bambino viziato ed insofferente come tutti gli altri. Che ci sia stato un errore? Che la suora satanista dell'ordine delle Chiacchierone incaricata di compiere la missione abbia scambiato i bambini nelle culle? Attorno alle vicende dei due gravitano le avventure di diversi personaggi, come un cacciatore di streghe ed il suo malcapitato aiutante, i quattro cavalieri dell'Apocalisse, Morte, Guerra, Carestia e Inquinamento, la giovane strega Anatema Device, e la banda dei Quelli, capitanata dal giovane Adam Young.

Il romanzo, costruito alla maniera ormai collaudata degli altri di Gaiman, segue parallelamente più strade apparentemente scollegate tra loro, mutando di volta in volta il punto di vista della vicenda in modo così frenetico da prevedere una lettura ben attenta e concentrata: ogni particolare è utile allo sviluppo della storia e si risolve come sempre negli ultimi capitoli. Tuttavia è così tanto infarcito di riferimenti e di spunti comici da renderlo una lettura fluida, nonostante i tanti protagonisti e gli sviluppi di trama continui.

Neil Gaiman, ormai lo sappiamo, ha una sorta di sesto senso per tutto ciò che esoterico, extracorporeo, e tende a definire i suoi personaggi in maniera subliminale, lasciando che sia il lettore a cogliere le loro aspirazioni e principali virtù. Purtroppo di Pratchett non ho mai letto nulla ma sicuramente il suo apporto a questo romanzo si evince dalla comicità, a volte cervellotica, delle scene e delle situazioni che sono un crescendo di stupidi sorrisi stampati in faccia, caricate fino all'eccesso del loro potenziale. In questo sicuramente i due scrittori si sono dilungati a volte fino allo stremo, ma fa tutto parte del mood necessario per entrare fino in fondo nella storia, per appassionarsi ai personaggi ed amarli, come per me è successo nel caso di Aziraphale, l'angelo, che ha vissuto così tanto tempo sulla Terra da aver preso molti degli atteggiamenti degli esseri umani, tutto il giorno impegnato nella sua libreria che è solo una copertura per collezionare e studiare bellissimi testi antichi, che si lascia andare al turpiloquio e che in fin dei conti trova il paradiso un luogo noioso e con della pessima musica (abituato lui ad ascoltare i Queen).

Il mio rapporto con Neil Gaiman è stato spesso altalenante: dopo averlo conosciuto tramite Coraline (il film prima, il libro poi) abbiamo vissuto attimi di insofferenza, data dalla mia scarsa propensione a libri del genere spiccatamente fantasy/onirico/fantascientifico. American Gods mi ha conquistata per gli originali riferimenti alla mitologia, ed anche lì Gaiman dava la sua particolare interpretazione della religione come spinta primaria delle azioni di molti esseri umani, esattamente come nel caso di Buona Apocalisse a tutti! Forse il segreto sta nell'andare oltre il pretesto del genere e della storia per cogliere in realtà la filosofia dell'autore. Con questo spirito cercherò anche di approcciarmi a Terry Pratchett, che ho notato essere molto amato tra i nerd e gli appassionati di fantasy.

I prossimi aggiornamenti appena verrà data in pasto alla folla la serie tv!

Non era una notte buia e tempestosa. Avrebbe dovuto esserlo, ma così va il tempo. per ogni scienziato pazzo che si guadagna un bel temporale la notte in cui la sua Grande Invenzione viene portata a termine e giace sdraiata sul tavolo operatorio, ce ne sono dozzine che attendono inquiete sotto un pacifico cielo stellato, mentre Igor accumula ore su ore di straordinari. [...] Sarà una notte mite, ma questo non significa che là fuori le forze oscure non siano all'opera. Le forze oscure sono sempre là fuori. Sono dappertutto. Due di quelle forze tramavano nell'ombra del cimitero in rovina. Due sagome scure, una curva e tozza, l'altra slanciata e minacciosa, entrambe eccellenti nell'arte di tramare nell'ombra. Se esistesse un disco di Bruce Springsteen intitolato "Nato per tramare nell'ombra", loro sarebbero sulla copertina.


Autore:
Neil Gaiman e Terry Pratchett
Casa editrice: Mondadori
Prezzo di copertina: 13€
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 381
Compra su: Amazon

© Christina Bassi

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