Creature della foresta | Laura Ortiz Gómez

Creature della foresta | Laura Ortiz Gómez

In mezzo alla violenza e all’orrore mantenere intatto il desiderio
parole di Chiara Bianchi

++++ +

Padre nostro, dacci oggi la nostra scarsità quotidiana.
[da L’ultimo Pibe Valderrama, p. 104]

Creature della foresta di Laura Ortiz Gómez – edito da gran vía e tradotto da Monica R. Bedana – è una raccolta di racconti contemporanea e apre a una voce nuova nata dalle ceneri di un Paese sopraffatto dalla violenza e dall’orrore.
Nei nove racconti che compongono la raccolta incontriamo personaggi colmi del desiderio di esistere. Nella ricerca di costruire il presente, essi dialogano con la realtà sociale e politica colombiana, la quale appare sullo sfondo, presente e anestetizzata da umanità e tenerezza. Sono storie che ci mostrano una costante sensazione di soffocamento, dalla quale i personaggi tentano di liberarsi con eguale intensità. E infatti questo il nucleo di ogni racconto: il tentativo di dare un altro volto all’atrocità, lasciando spazio al desiderio in lotta per la sopravvivenza.
Una donna vuole proteggere la quiete di un cimitero dall’apertura di un chiosco-bar; una bambina bagna il letto di notte e teme l’ira di sua madre, mentre il territorio è invaso dai paramilitari; una donna lavora come addetta delle pulizie in municipio e trova rifugio in una telenovela e nei cosmetici; un uomo scopre la storia dei suoi genitori in una scatola seppellita e impara a leggere e a scrivere per decifrarne il contenuto.
Il linguaggio poetico e il ritmo fluido permettono di immergersi in storie che parlano di lutto, perdita, disgregazione, solitudine, paura e di quanto il desiderio di superare questi dolori sia forte. È attraverso la ricerca di risposte alla paura che i personaggi si confrontano con il corpo, con la sessualità e con l’erotismo. Sul filo della narrazione incontriamo tempi diversi, stati d’animo cangianti e il sottile confine che c’è tra la vita e la morte. 

Il racconto che chiude la raccolta, Parto di mucca inizia così «Sono stato allevato dal silenzio» una frase decisiva per la voce narrante che racchiude il rancore e l’amarezza di una vita vissuta nella brutalità del regime. Il modo in cui racconta l’odio interiorizzato è tagliente, vitale, segna un’epoca, disgrega l’amore e non ammette perdono.

Ogni storia è un pugno allo stomaco. Ognuna, a suo modo, racconta un finale inatteso. La violenza e il desiderio talvolta sembrano sovrapporsi proprio quando subentra l’elemento perturbante che scalcia via la realtà e la rende ancora più reale.

Il socialismo è una poesia sufficiente solo per il sesso; una casa senza pavimenti no, non sarà mai amore.
[da Attendere la valanga, p. 59]


Collana: gran vía original
Titolo originale: Sofoco
Traduzione di: Monica R. Bedana
ISBN: 978-88-95492-72-8
Pagine: 128
Prima edizione: febbraio 2023
Formati: brossura
Prezzo: 13,50 €

compra sul sito dell'editore

Privacy Policy