Quaderno ideale | Brenda Lozano

Quaderno ideale | Brenda Lozano

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Brenda Lozano non smette di sorprenderci: dopo Streghe la casa editrice Alter Ego traduce per il pubblico italiano Quaderno Ideale, una sperimentazione narrativa della giovane narratrice di Città del Messico. In un’attesa reale e ideale si accavallano i frammenti della vita di una donna sconosciuta capace di catturare il cuore di chiunque.

di Cristina Bassi


Il 20 ottobre è uscito in libreria la seconda opera di Brenda Lozano tradotta in italiano da Giulia Zavagna per la casa editrice Alter Ego, che sta facendo della scoperta di autori e autrici contemporanei il suo punto di forza con la collana Specchi, una garanzia di qualità e di ricercatezza letteraria nel panorama editoriale al momento.

Quaderno ideale è in realtà la seconda opera pubblicata da Lozano in patria, ma non stupisce che si sia aspettato il successo di un romanzo come Streghe ( qui la recensione ) prima di tentare la doppietta con questo libro: Quaderno ideale non è infatti costituito da una narrazione lineare bensì da un insieme di frammenti scoordinati, con apertura in medias res, che però non perdono nulla della godibile e limpida penna che abbiamo imparato a conoscere.

«Mi è rimasta una cicatrice. Credo che raccontare sia un modo di verbalizzare una cicatrice. Poiché non tutti i colpi né tutte le cadute lasciano dei segni, ecco che ci vengono in aiuto le parole, pronte a combinarsi in modi diversi, in ogni luogo, in ogni momento, di fronte a qualunque caduta, grave o lieve che sia.»

Leggere Quaderno ideale è un’esperienza intima perché ci introduce quasi di soppiatto nel diario della nostra protagonista che, come una moderna Penelope, attende il ritorno del suo compagno, vagando con la mente grazie a un fluire di stimoli letterari, musicali, artistici.

Diario sì, ma senza gli orpelli che lo contraddistinguono: non ci sono date né orari, non c’è linearità nei pensieri e non c’è quindi freno alle possibilità. Ogni più piccolo avvenimento o luogo sono per lei motivo per raccontare storie, che si intrecciano con la storia della sua attesa e con la descrizione di un amore dirompente quanto quieto.

«Alla ricerca del tempo perduto. Quando compro dei dischi, quando guardo i vestiti girare nella lavatrice, quando passo tempo in abbondanza dentro la doccia, quando prendo la strada più lunga per tornare a casa dal lavoro, quando guardo il gatto addormentato, quando perdo deliberatamente tempo al computer mi sembra che il titolo di Proust sia un piccolo monumento.»

Brenda Lozano ha un dono raro, quello di riuscire attraverso la sua scrittura ad entrare immediatamente in connessione con chi legge. La sua protagonista è una donna del limbo: il limbo dell’attesa, il limbo del viaggio, in cui non si è in nessun luogo preciso, in una condizione psicologica di costante aspettativa, in cui non si può essere mai completamente felici né completamente tristi. Una condizione comune, in cui chiunque può rispecchiarsi, e sfogliando le pagine ritrovarsi rappresentato non solo dalla protagonista, che vaga costantemente con la mente tra realtà e finzione, ma anche dagli innumerevoli artisti citati, che diventano compagni di viaggio, persi anche loro nel tempo e nello spazio, nell’infinito donarsi all’arte.

«Così come tutte le canzoni d’amore si assomigliano, tutte le poste del cuore si assomigliano, e allo stesso modo le sale d’attesa sono tutte simili tra loro. L’attesa non ci rende unici, ma ordinari. E un’attesa amorosa è la più ordinaria delle attese. Forse proprio in questo sta il suo fascino.»



Titolo: Quaderno ideale
Autrice: Brenda Lozano
Casa Editrice: Alter Ego
Pagine: 208
Prezzo di copertina: 17
Compra sul sito dell’editore

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