Il museo dei pesci morti | Charles D'Ambrosio

Il museo dei pesci morti | Charles D'Ambrosio

Arriva l'autunno, i nuvoloni grigi e la pioggia battente, il tempo atmosferico giusto per lasciarsi conquistare da il museo dei pesci morti: una raccolta di racconti uggiosa e perfetta da leggere sul divano accompagnata da un plaid e una tazza di te bollente.

Parole di Nadia Caruso

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Immaginate di passeggiare per le strade di una città che non conoscete. Immaginate di camminare attraverso vicoli e viali e, incontrando una casa, immaginate di avvicinarvi di soppiatto a una delle finestra e iniziare a spiarci dentro. Charles D’ambrosio, nel suo Il museo dei pesci morti, fa proprio questo: spia all’interno di vite che si rivelano agli occhi del lettore nella loro umilissima umanità.

Il museo dei pesci morti, edito da minimum fax per la prima volta nel 2006 e appena riproposto in una terza riedizione fiammante, porta a galla, in quelli che sono otto racconti di una bellezza poetica, vite decadenti.
Sguazzando in quella diversità che non è nicchia ma piuttosto un punto di forza, l’autore immerge le dita in situazioni assurde e sentimenti a tratti atrofizzati, al punto da far scivolare il lettore in una stasi di torpore accogliente e dolorosa.

Il museo dei pesci morti non è un libro che si divora. Non uno di quelli che ti tiene incollato al volume con la febbrile necessità di voltare pagina per una trama serrata e morbosa ma a discapito del piacere della lettura, anzi, piuttosto l’opposto: in un panorama di libri mordi e fuggi, D’ambrosio si prende il tempo (e obbliga il lettore di conseguenza) necessario a visualizzare immagini dipinte una parola alla volta, una sillaba alla volta, con estrema precisione ma anche con estrema lentezza, immagini che solo calma e pazienza possono rendere visibili e godibili per intero.

Dinamiche familiari, vecchi traumi irrisolti, tentativi di suicidio, il lavoro di tutti i giorni: nel caleidoscopio di tasselli oscuri che compongono questa raccolta di racconti il catalogo di esistenze è variegato e completo, intessuto con maestria e delicatezza, ma soprattutto con quella voce autoriale decisa e mesta, che fa da collante e da abbraccio, fino all’ultima pagina.  




Autore: Charles D’ambrosio
Titolo: Il museo dei pesci morti
Editore: minimum fax
Anno di pubblicazione: (III edizione) Settembre 2022
Prezzo di copertina: €16,00
Pagine: 284
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