Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina | Maimamma

Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina | Maimamma
Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina – Maimamma

Dalla musica di My Mamma all’esordio letterario. Un’operazione “pop” non proprio riuscita

di Chiara Bianchi

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Pubblicato alla fine dell’anno appena concluso, Maimamma scritto a quattro mani da Lucchesi e Mangiaracina, componenti della band musicale La rappresentante di lista, edito da il Saggiatore, parla di Lavina una giovane donna di trent’anni. In una città senza nome, vicina al mare, la protagonista è da poco andata a vivere da sola. Vive disillusa, insonne, preda della routine, operaia precaria presso un biscottificio, sola. Lavinia vive gli ultimi giorni della Terra. Presto il Pianeta cesserà di essere un posto ospitale e l’umanità tutta è destinata a scomparire. Per un caso del destino, Lavinia resta incinta e decide di affrontare la gravidanza nonostante l’imminenza della fine.

La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista, la seguiamo nei suoi movimenti, nei suoi ricordi, nelle sue riflessioni, spesso banali e molto confezionate.

Se l’obiettivo era quello di raccontare una generazione sull’orlo del collasso planetario, quello che passa è un messaggio un po’ confuso in cui la disperazione per la fine del mondo resta nascosta sotto strati e strati di frasi fatte o rubate, dialoghi affettati e per nulla convincenti, e una serie di intenzioni ben riposte – affrontare i temi cari ai nostri tempi come il cambiamento climatico, il femminismo, la precarietà lavorativa, la maternità, il sesso, l’inclusione – le quali non trovano vero respiro. Siamo costantemente nella testa di una persona che non potrà mai rappresentare una generazione. Ascoltiamo i suoi confusi pensieri, restiamo attaccati a un passato fatto di passaggi veloci che non trovano una collocazione nella storia. Molto resta sospeso, nonostante la fine del mondo sia lì a un passo.
Lavinia si preoccupa della sua bambina, del suo grembo materno carico di responsabilità e di paure, ma non ci lascia entrare veramente nella sua realtà. Restiamo spettatori.
Quando si può dire che un romanzo è distopico? Basta annunciarlo e metterci un’imminente fine del mondo? Probabilmente no, ed è qui che incomprensibilmente vediamo una donna che si muove nello spazio, ingenua, forse ancora bambina, a cui non basta né una catastrofe, né la maternità per guardarsi veramente dentro. Lei stessa fatica a credere ciò che sta raccontando.

In un’intervista pubblicata da «Rolling Stone» gli stessi autori hanno ammesso la fatica di fare i conti con l’idea di mettere nero su bianco questa storia che pare sia nata per essere romanzo e poi disco. Molti sono i riferimenti, anche all’interno del testo, ai brani presenti nel loro album My Mamma (leggi la recensione qui).


Restando dell’idea che sicuramente ha più impatto la musica de La rappresentante di lista rispetto a questo esordio letterario tiepido e dalla scrittura ancora immatura, ci rimane solo che sperare di vederli al prossimo Festival di Sanremo con nuove esplosive canzoni, carichi e pieni di voglia di fare la differenza sui temi a loro e a noi tutti cari.



Lucchesi - Mangiaracina
Maimamma
ISBN 9788842829409
pagine: 224
€ 18,00

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