Nascondersi, di Jame Fountaine

Nascondersi, di Jame Fountaine

Quello strano bisogno che sta tra il nascondersi e la necessità di rivelarsi
Nascondersi, di Jame Fountaine

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Parafrasando Lev Tolstoj, si potrebbe dire che tutte le adolescenze felici si assomigliano fra loro; ogni adolescenza infelice è invece infelice a modo suo.

Infelice è l’adolescente protagonista di Nascondersi, una tredicenne di cui non conosciamo il nome, molto più matura per l’età che ha, addirittura più di sua madre, un’ubriacona dedita a cambiare uomini come fossero calzini. 

È questa l’età in cui il fisico cambia e bisogna andarci d’accordo. Finché era piccola andava tutto bene, «ora il corpo non è mio. Appartiene a tutti gli altri, e a nessuno piace così com'è».

All’apparenza, il suo corpo non piace nemmeno a sua madre.
«L'unica cosa peggiore di essere nel mio corpo e è il modo in cui mia madre lo guarda, mezza invidiosa, mezza terrorizzata».

È anche tempo d’estate, le scuole sono terminate e le giornate possono diventare terribilmente noiose. La prima preoccupazione è quella di trovare o mantenere delle amicizie che durino almeno il tempo delle vacanze scolastiche e poi un lavoretto per guadagnare qualcosa, l’indispensabile per comperare un paio di reggiseni.

Mantere le amicizie è difficile:
«Avere delle amicizie richiede fingere tantissimo. Fingere che ti piacciano tutte le stupidaggini che piacciono alla gente».

Trovare un lavoro è più semplice ma anche in questo caso bisogna fingere, assecondare, sopportare le manie di Jessica, madre di Brianna e Cody, ai quali fare da babysitter.

Jame Fountaine racconta di questa estate in cui il tempo trascorre sempre uguale e si occupa il tempo giocando a caccia all’uomo, una specie di nascondino. Ci si interroga su chi sia quel maniaco che gira in macchina per il quartiere con una maschera da sci in volto e le parti intime scoperte. Ci si apparta, anche durante i giochi, per farsi baciare e toccare da Jason.

Una scrittura minimale e malinconica, un romanzo nel quale non succede nulla di eclatante, eppure rappresenta benissimo le lunghe giornate estive dell'adolescenza, dove il tempo pare non finire mai e nel quale qualche volta è bello scomparire, non farsi trovare.

«C'è un momento di pausa prima che Matt emerga. Qualcuno gli chiede dove si fosse nascosto, come se lui potesse rivelarlo. Mi ci vuole un secondo, guardando la scena, per rendermi conto che si sono dimenticati che io stessi giocando».

Nella quarta di copertina, ultima riga, c'è scritto: «Jaime Fountaine è stata cresciuta dai "lupi". Vive a Filadelfia». Di lei si sa ancora poco, sa nascondersi bene.

Nascondersi - Jaime Fountaine
Genere: Narrativa straniera
Casa editrice: Pidgin Edizioni
Data di Pubblicazione: 10 novembre 2021
Formato: Cartaceo
Pagine: 100

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