Appenninia - Viaggio nella terra di domani | Riccardo Finelli

Appenninia - Viaggio nella terra di domani | Riccardo Finelli

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I piccoli piaceri della vita sono tanti, democratici e popolari. Su questi più di una persona ci ha scritto addirittura dei libri: la prima sorsata di birra, le lenzuola fresche di bucato, una lettera scritta a mano, i pantaloni appena stirati.
Uno dei miei personali piccoli piaceri avviene quando leggendo un libro mi rendo conto che è il migliore dell'annata in corso e una volta terminato, prima di riporlo in qualche fessura della libreria, lo lascio ancora lì, a girare per la casa e perpetuare il ricordo delle pagine lette.
Ecco, questo è quello che sta succedendo con "Appenninia" di Riccardo Finelli, autore che ho conosciuto leggendo l'altro libro edito sempre da Neo Edizioni: Transiberiana.

"Appenninia" è un viaggio lento che l'autore ha compiuto su uno scooter 125, partendo dalla Liguria per terminare in Calabria: in totale 2300 chilometri. Un territorio che a vederlo su una cartina geografica pare la spina dorsale d'Italia, zona montuosa che si sta svuotando ma nel quale ci sono forme di resistenza, luoghi di sperimentazione, laboratori dove i giovani danno sfogo alla fantasia e riescono a dare vita, o tenere in vita il paese. 

Esemplari sono i casi di Porretta nella montagna Bolognese o di Acquaformosa in Calabria ma sono tante le piccole storie di persone che hanno abbandonato le grandi città per tornare nei paesi di origine e resistere in una terra ricca di storia, nel quale sembra ancora di vedere lo sbuffo dei treni a cremagliera, le grida di battaglia di romani, saraceni, fino alle guerre medievali e alla resistenza contro il nazifascismo.
Riccardo Finelli, appena può, non si lascia sfuggire l'occasione per farsi raccontare qualcosa dalla barista, dal benzinaio, dal raccoglitore di funghi o dai rappresentanti di varie associazioni.

Una vera miniera di storia, aneddoti, curiosità, stravaganze.
Chi mai sapeva la storia della nave Segesta, sulla montagna della Val di Taro? Non si tratta di una nave vera ma di un edificio costruito a forma di nave. Vedere per credere. 
Chi conosceva gli elfi di Pistoia? Una comunità che si rifà alla mitologia Tolkieniana, vive a stretto contatto con la Natura, si nutre di ciò che coltiva, crea gli utensili che usa. Un modo di vivere spartano, diverso e che ha dato origine a molte polemiche e controversie.
E poi le ferrovie calabro-lucane e la galleria elicoidale di Castelluccio Superiore.

Stampato nel 2014, sono ancora visibili i risultati del terremoto di Umbria e Marche del 1997, un 26 settembre in cui due scosse a distanza di un'ora misero in ginocchio le due regioni.
"Qua ci sarebbero voluti più psicologi e meno Protezione Civile, perché di terremoto si muore soprattutto dopo", dice Angela, barista del Circolo Sociale di Sorifa, dodici anni trascorsi nei prefabbricati.
Purtroppo, tempo due anni e sarebbe arrivata la scossa del 24 agosto 2016 e i successivi colpi di grazia.

Se adesso Finelli passasse da Castelluccio di Norcia, Arquata del Tronto, Pretare, Amandola... sono sicuro che non solo a lui ma anche al fedele scooter scapperebbe un singhiozzo.

"Appenninia, Viaggio nella terra di domani": in copertina ci sono quattro stelle, io gliene do una in più.

Per saperne di più.

Autore: Riccardo Finelli
Editore: Neo Edizioni
Collana: I nei
Pagine: 304
Anno edizione: 2014
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© Paolo Perlini

 

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