Agnes Obel - Citizen of glass

Agnes Obel - Citizen of glass

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Quando Agnes Obel si siede davanti ad un piano, accade qualcosa di magico: l'universo prende una forma diversa, si aprono portali per nuovi mondi e l'immaginazione trova la libertà e lo spazio per correre libera.
Agnes Obel è una polistrumentista e cantautrice danese dal talento praticamente infinito, giunta al suo terzo lavoro di studio dal titolo “Citizen of glass”, prosecutore dell'incredibile “Aventine”, album che straconsiglio di ascoltare.

“Citizen of Glass”, uscito a ottobre 2016, è un concept album nato dalla reazione di Agnes ad un articolo “Der Spiegel” su come stiamo diventando cittadini trasparenti (gläserner bürger in tedesco), ovvero persone in stato di trasparenza, vulnerabilità ed accessibilità nel quale ci ritroviamo quando condividiamo informazioni personali in rete.

Da qui Agnes Obel costruisce un lavoro di 10 canzoni che si distaccano nettamente dai suoi album precedenti, sia per lo stile che per la strumentazione.
“Citizen of Glass” è un album cinematografico, che lascia ampio spazio alla sua voce eterea accompagnata, questa volta, non più quasi esclusivamente dal suo piano, ma da una strumentazione allargata e ingrandita che comprende i suoi amati archi, percussioni prepotenti, props per il cambio elettronico della voce e poi ancora strumenti più che vintage e inusuali come come la celesta, la crotta e un trautonium (antenato del sintetizzatore) del 1920.
Con tutto questo ottiene un range di suoni molto più complesso e diversificato rispetto al minimalismo a cui ci ha abituato, ma non per questo meno significativo o meno piacevole.

Il suo terzo album è sicuramente il più ambizioso, ma allo stesso tempo risulta contenuto e privato, un viaggio personale attraverso la fragilità dell'identità.
Mentre lo si ascolta sembra di essere trasportati in un luogo senza identità e senza gravità, un universo in cui sono osservabili ad occhio nudo pianeti trasparenti e di lava, supernove esplose in silenzio, un movimento di creazione a rallentatore in cui l'elemento che dà la vita è il talento alieno di Agnes Obel.

“Citizen of glass” è un capolavoro a parte, la dimostrazione che uscire dalla propria sicurezza strumentale può regalare una grande esperienza discografica. Agnes Obel ha coraggiosamente allargato le sue visioni musicali e autoriali compiendo una vera e propria passeggiata nell'ignoto campo dell'opulenza compositiva, regalando un album immenso e personale ma in cui è facile immedesimarsi e perdersi in uguale misura.

Da ascoltare assolutamente: It's happening again, Mary, Trojan Horses, Citizen of Glass

Album: Citizen of Glass
Artista: Agnes Obel
Tracce: 10
Etichetta: PIAS Recordings
Genere: Classico, Folk, pop
Data di uscita: Ottobre 2016

© Fiorella Vacirca

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