Immaginari - Prima Parte | Canarie

Immaginari - Prima Parte | Canarie

Immaginari - Prima Parte, il nuovo disco della band Canarie

Un felice naufragio in un mare di pop e dolce malinconia
Uscito il 16 aprile per Porto Records

di Chiara Bianchi

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Immaginari - Prima Parte, secondo disco di Canarie, mette al centro le relazioni sentimentali, e apre a una mappa di territori ben più ampi da esplorare: i dubbi e le paure umane, ma soprattutto i possibili finali. 

La band fondata da Paola Mirabella e Andrea Pulcini torna a due anni di distanza da "Tristi Tropici", album d’esordio, con questo nuovo lavoro per l’etichetta romana Porto Records.

Anticipato dai singoli Universo e Brodo il nuovo disco è una ricca collezione, composta da sedici tracce, che ben si adatta a ogni stato d’animo e periodo dell’anno.
Uscito il 16 aprile con otto tracce, la seconda è prevista per l’autunno 2021. 

Immaginari è un percorso che si dipana tra storie differenti che raccontano l’ansia di dover cambiare, il desiderio di trovare un equilibrio, la malinconia di un amore finito, la voglia di ritrovarsi. I protagonisti di queste storie, intessute di bilanci, si interrogano su ciò che lasceranno o hanno lasciato. È nelle ombre che si nasconde la verità. 


Ogni brano è un’isola immersa in mari malinconici, nostalgici, accarezzate da onde di pop elegante, sprazzi elettronico-psichedelici, rock ipnotico, ballate acustiche. 

Forti sono le immagini vocative costruite grazie a una scrittura sospesa, onirica, che ogni tanto fa capolino nella realtà. Parole che si ispirano alla scrittura di grandi poeti come nella prima traccia Quadri ribelli, domande che omaggiano alcune immagini di Gesualdo Bufalino. Un ascolto che ci riporta ai suoni su nastro. Mellotron e clarinetto creano una dimensione da ensemble da camera. Una ballata Lo-fi. 

Brodo, ci avvolge con synth, chitarre e cori prima di sciogliersi in un ritornello liberatorio da cantare a squarciagola. La terza traccia, Topexan, è una ballata monocorale. I ritornelli orchestrali conducono al finale catartico, portato all’apice dai cori. Un omaggio alle atmosfere care all’alt-folk di Andy Schauf. 

Estate italiana parte da un sample sincopato, realizzato da Emanuele Triglia, sul quale si inseriscono visioni allucinate che prendono spunto da La pelle di Curzio Malaparte.  L’onda calda dei synth si infrange su una cassa elettronica stile disco. 

In Ciclopi in un incedere marziale si fanno spazio le distorsioni, prese in prestito dall’hypno-rock dei Tame Impala, con il finale che strizza l’occhio al progressive rock. 

La sesta traccia Basmati nell’incipit omaggia le innocenti evasioni di Battisti. 

Universo ci fa respirare l’elettronica, grazie a synth, arpeggiatori, drum machine e un finale a tratti disco shoegaze. 

Questa prima parte si chiude con Avvoltoi, una ballata acustica arrangiata con pad e suoni eterei. La batteria arriva sul finale per un conclusivo momento catartico, orchestrale, con un solo di chitarra alla Richard Hawley

Immaginari di Canarie «è un caldo habitat musicale dove perdersi tra sillabe insabbiate e vele trasportare dal mare, sirene dai denti gialli e contorni di coralli».

Un’operazione a cuore aperto ben riuscita. 

L’album, interamente scritto e prodotto da Paola Mirabella e Andrea Pulcini, è stato arricchito dal contributo di Emanuele Triglia (Davide Shorty, Ainè) al basso e Francesco Aprili (Giorgio Poi) alla batteria.

Parte del materiale di Imaginari è stato registrato al Jedi Sound Studio di Roma da Jesse Germanò che ha curato anche il mix del disco. Il mastering è di Andrea Suriani a cui è stato anche affidato il mix di due brani.
La copertina del disco è nuovamente opera della magia di Gianluigi Toccafondo.

 


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